Accademia del Teatro Manzoni: il centro culturale rinasce dalle ceneri del vecchio cinema

Danza, canto, musical, recitazione e tanto altro. Il progetto che riporta in vita uno dei luoghi simbolo del Quartiere 5

Presentazione dell'Accademia del Teatro Manzoni a Danza in Fiera 2019

Presentazione dell'Accademia del Teatro Manzoni a Danza in Fiera 2019

Firenze, 22 febbraio 2019 - Sta per rinascere un nuovo, importante centro culturale della città. Come un’araba fenice, la nuova Accademia del Teatro Manzoni sta rinascendo sulle ceneri del vecchio cinema che per due generazioni ha rappresentato un’attrazione per tutto il Quartiere 5 e per l’intera città di Firenze. Ora, dopo quasi dieci anni di chiusura, la struttura è coinvolta da importanti lavori di riqualificazione che, al termine, permetteranno la nascita della nuova Accademia di arti e spettacolo del Teatro Manzoni.

La prima novità della nuova struttura è il ‘logo’, il biglietto da visita dell’Accademia che d’ora in poi caratterizzerà questo progetto formativo per i giovani ma non solo. Ma proprio partendo dalla finalità del progetto, Donatella Cantagallo, presidente di DP Dance Performance , e i suoi soci direttori artistici, Gabriele Palloni ed Enzo Pardeo, hanno pensato di destinare l’Accademia Teatro Manzoni a una finalità anche benefica e di solidarietà, decidendo di legarla in modo indissolubile a una onlus, una fondazione che lavora sul territorio di Firenze privilegiando, se possibile, proprio l’assistenza e l’aiuto ai più giovani. E per questo motivo si stanno valutando alcune candidature.

“Offriamo ai giovani la possibilità di una formazione completa non solo sulla danza ma anche in tutte le discipline che riguardano il mondo dello spettacolo, cioè le arti performative, potendo contare anche su un nuovo bellissimo teatro – ha sottolineato Donatella Cantagallo –. La volontà di coinvolgere un’associazione benefica nasce dalla necessità di poter dare un contributo anche a chi si adopera per il benessere, la tutela e l’aiuto dei giovani. Il nostro vuole essere un percorso di formazione non soltanto da un punto di vista artistico ma anche civico contribuendo alla riqualificazione dell’intero quartiere e anche per mantenere vivo il legame con il passato, abbiamo deciso di salvaguardare il nome Manzoni e alcuni tratti distintivi e caratterizzanti la struttura”.

Danza, canto, musical, recitazione, visual art, cioè, cinema, fotografia di scena, comics, e scrittura e musica. Sono le prime discipline che sono state individuate e che saranno ospitate nelle sale della nuova struttura. All’incontro all’interno del festival di Danza in Fiera, alla Fortezza da Basso di Firenze, è intervenuto Tommaso Sacchi, responsabile per la cultura della segreteria del sindaco Dario Nardella che, oltre a portare il saluto del primo cittadino di Firenze, ha sottolineato che: “L’impegno da parte dei privati di riqualifica degli immobili è, di per sé, una notizia buona che trova entusiasmo in città e quando questo intervento è rivolto ad un centro di cultura, l’entusiasmo. raddoppia se non di più. Ridare vita a un polo culturale che per tanti anni non ha visto cultura credo sia una vera festa per la città di Firenze. Lunga e nuova vita a questo progetto”.

Intanto i lavori stanno proseguendo e rispetto a quanto era stato annunciato a ottobre, l’inaugurazione è slittata di alcuni mesi per una serie di novità normative e per consolidamenti strutturali che si sono resi necessari nel proseguo degli interventi. “Nel mese di marzo 2018 è entrato in vigore l’aggiornamento delle ‘Norme tecniche per le costruzioni’, le successive circolari esplicative hanno modificato l’ambito di intervento chiedendoci diverse modifiche al progetto. Il 7 dicembre 2018 è stato aggiornato anche il regolamento edilizio cittadino, modifiche che hanno anche in questo caso interessato lo sviluppo del progetto. Inoltre, durante l’esecuzione dei lavori è stato necessario intervenire su elementi di pertinenza del condominio allungando i tempi di realizzazione” ha spiegato l’architetto Giovanni Minutoli che sta curando la progettazione e l’esecuzione dei lavori. Pertanto, entro l’estate la scuola di danza potrà trasferirsi nelle prime sale che saranno ultimate ad aprile, in autunno inizieranno le attività didattiche e l’inaugurazione dell’Accademia è in programma entro la fine dell’anno.

A gennaio 2020 comincerà la nuova stagione teatrale che completerà l’offerta culturale dell’Accademia. Ma intanto, l’Accademia del Teatro Manzoni può fregiarsi di un nuovo logo studiato appositamente dall’Agenzia di Comunicazione “Glant Studio Agency” che cura la grafica e la comunicazione. “Essendo stato il Manzoni un cinema molto noto e storico di Firenze, abbiamo voluto non tralasciare il valore di questa struttura e il valore del nome che lo contraddistingue. Partendo proprio dal naming ‘Manzoni’ abbiamo creato un pittogramma che potesse diventare un simbolo riconoscibile e riconosciuto. Un pittogramma che non tralasciasse l’importanza della storicità ma che al tempo stesso potesse trasmettere un senso di novità, leggerezza, contemporaneità, apertura, accoglienza, energia” ha spiegato Gianluca Patella co-founder di Glant Studio Agency.

Giovanni Perrone, direttore generale dell’Accademia del Teatro Manzoni ha sottolineato il ruolo che in questo progetto dovrebbero avere anche le istituzioni pubbliche: “È vero che la riqualificazione del Manzoni nasce su iniziativa di un privato ma è altrettanto vero che si tratta di una struttura che rimarrà a servizio di Firenze e dei fiorentini, un bene, un plus culturale che prima non c’era e che poi ci sarà e che già alcuni soggetti pubblici ci stanno chiedendo di poter utilizzare e quindi le istituzioni potranno avere l’Accademia come una realtà di riferimento. Sarà polivalente e avrà anche un ampio spazio teatrale da 300 posti a sedere con poltrone removibili, così da potersi permettere utilizzi diversificati. È un sogno che stiamo realizzando con sacrifici e con determinazione ma abbiamo bisogno di tutti”. 

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