Nasce a Firenze la casa della solidarietà "Mary Potter"

La Piccola Compagnia di Maria dona Villa Cherubini alla Comunità di Sant'Egidio

Le suore della Piccola Compagnia di Maria a Sant'Egidio

Le suore della Piccola Compagnia di Maria a Sant'Egidio

Firenze, 23 maggio 2019 - La Piccola Compagnia di Maria ha donato Villa Cherubini, che da ora si chiamerà “Casa Mary Potter”, alla Comunità di Sant'Egidio affinché, “quale testimonianza della fede di quest’Istituto ed esempio concreto del impegno suo e di tutta la Chiesa”, l’immobile possa essere utilizzato per assistere i poveri di Firenze e quanti hanno bisogno di sostegno e integrazione, inclusi i disabili, gli anziani e i profughi (tra i quali non pochi sono i bambini). La Piccola Compagnia fu fondata in Inghilterra nel 1877 dalla Venerabile Mary Potter la quale arrivò in Italia nel 1882 con le sue prime compagne. La prima casa fu aperta a Roma e subito dopo le Suore si sono recate a Firenze, assistendo in entrambe le città le persone nelle loro case, perché come diceva la Fondatrice “dove c'è bisogno c'è una missione”. La Venerabile Mary Potter voleva che le sue Suore "avessero il cuore di una madre" per assistere con compassione le persone più isolate, abbandonate o ferite. Nel 1886, le Suore furono invitate a fondare una comunità a Firenze e presto si trovarono ad offrire un servizio più impegnato agli ammalati ed ai sofferenti della città. Inizialmente si stabilirono in Via Bolognese, ma poi nel 1927 si trasferirono a Villa Cherubini, via Luigi Salvatore Cherubini 6-8. Oltre a gestire la Casa di Cura di Villa Cherubini, le Suore portavano avanti la tradizionale carità della Congregazione di assistere e dare da mangiare ai poveri, arrivando ad accogliere, in alcune notti, fino 45-50 famiglie, le quali erano consapevoli che avrebbero lasciato la casa delle Suore nutrite e confortate. Le Suore hanno avuto ogni cura per tutte le persone del loro gregge durante tutta la loro permanenza a Firenze. Durante la Seconda guerra mondiale le Suore rimasero nelle case di Roma, Firenze e Fiesole, portando avanti il loro servizio, subendo le stesse privazioni e difficoltà della gente e condividendo con gli altri quello poco che avevano. La Piccola Compagnia di Maria faceva parte della rete costituita dagli istituti religiosi per proteggere e soccorrere tutte le persone perseguitate dal regime, particolarmente nel periodo della occupazione tedesca. Infatti, il convento di Fiesole fu occupato dai tedeschi e, ancora oggi, la villa mostra le ferite inflitte dai loro tiri al bersaglio. Al tempo dell'alluvione del 1966, Villa Cherubini divenne rifugio per coloro che erano stati sfollati dalle proprie case. Fu, quella, un'espressione vissuta dell'ospitalità che “le Suore Inglesi” di Villa Cherubini avevano sempre offerto alla gente di Firenze. Le Suore lasciarono Firenze nel settembre 1991. Sin dalla prima fondazione, lo spirito di compassione, preghiera e presenza delle Suore della Piccola Compagnia di Maria era diretto alla cura degli ammalati e dei morenti, con una speciale attenzione per i poveri. Per ricordare alle sue sorelle la propria esperienza la Venerabile Mary Potter scrisse loro: “C’è qualcosa nell’essere con i poveri che ci tiene vicino a Dio, ... quando sono tornata tra i poveri, ho detto “La vita è per amare", mentre porgevo qualunque piccola cosa ai malati per dare loro sollievo portavo anche l'amore di Dio alle loro anime". Nel corso degli anni, particolarmente nel 2018, sono state ricevute diverse dichiarazioni d’interesse ed offerte d’acquisto di Villa Cherubini da parte di una varietà di società e persone operanti sia nel mercato immobiliare fiorentino sia in quello internazionale dirette a convertire l’immobile in residenze di prestigio, il che ha generato un certo disagio, considerata la missione di quest’Istituto religioso. Alla luce dello spirito di servizio delle Suore e dell'esortazione di Papa Francesco a soccorrere i bisognosi è stato intrapreso dalla Superiora Generale Bernardette Fitzgerald con il suo Consiglio, un periodo di riflessione e discernimento, al termine del quale l’immobile è stato ritirato dal mercato per rispondere alla chiamata del Santo Padre, e per donare Villa Cherubini ad un ente della Chiesa in grado di metterla al servizio delle persone più deboli e vulnerabili che si trovano in difficoltà. Con l’approvazione del cardinale Giuseppe Betori e l’autorizzazione della Santa Sede, in data 20 maggio 2019 è stata siglata la stipula dell’atto di donazione con il quale la proprietà dell’immobile è passata alla Comunità di Sant’Egidio. Villa Cherubini, a seguito di questo dono della Piccola Compagnia di Maria, in ricordo della sua Madre Fondatrice porterà il nome di “Casa Mary Potter”. “E’ convinzione di quest’Istituto – spiegano le suore della Piccola Compagnia - che la donazione di Villa Cherubini, che viene fatta anche nello spirito del venerabile Giorgio La Pira (che fu curato ed assistito dalle “sue Blue Sisters” fino alla sua morte nella loro casa di cura), porterà avanti il carisma di questa Piccola Compagnia di Maria e la missione di tutta la Chiesa, consentendo di mantenere viva la memoria del servizio reso dalla Fondatrice, la Venerabile Mary Potter e del lavoro prestato dalle Suore della Piccola Compagnia di Maria alla città di Firenze nell’arco di un intero secolo”.
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