Nardella: "Un treno della notte con Bologna" Avanti con Peretola, arriva il masterplan

Intesa con il sindaco Lepore per altri collegamenti in vista degli eventi estivi. "Gli aeroporti? Stessi obiettivi ma nuovo metodo"

Migration

di Olga Mugnaini

Sempre più stretto il patto dell’Appennino, con le due città cugine pronte a collaborare per nuovi traguardi.

Ieri il sindaco Dario Nardella ha incontrato il neo collega di Bologna, Matteo Lepore, per fare il punto sulle strategie da condividere specialmente sul fronte delle infrastrutture.

Sindaco Nardella, due città così vicine eppure a volte così lontane.

"Vero. Per questo, tra le altre questioni, col sindaco Lepore abbiamo concordato di chiedere al ministro dei trasporti Giovannini, che vedrò il 7 febbraio, un treno veloce Firenze-Bologna e viceversa, per collegare le due città la sera, quando non c’è più l’Alta Velocità. Un treno della notte, per favorire l’integrazione soprattutto degli eventi culturali".

Quando dovrebbe partire il ’treno della notte’?

"Chiederemo alle Ferrovie di iniziare in via sperimentale fra maggio e giugno. In quel periodo le due città stanno programmando numerosi eventi, dalla loro ArteFiera ai nostri concerti di Firenze Rock, dalle loro esposizioni al nostro Maggio Musicale. E un collegamento tra Firenze e Bologna in mezz’ora sarebbe ideale. Ma abbiamo anche altri progetti legati al treno..."

Ad esempio?

"Tra gli obiettivi di collaborazione col sindaco Lepore c’è una card per i musei d’Italia, che metta insieme il patrimonio artistico delle cinque città museali sulla dorsale dell’Alta Velocità: Milano, Bologna, Firenze, Roma e Napoli, dove la nostra città e Bologna, essendo tappe obbligatorie del percorso, possono avere un ruolo centrale di questo tour e card fra i musei".

Restiamo sulle infrastrutture. In un’intervista al Tirreno ha detto che Pisa deve essere l’aeroporto principale della Toscana. E’ cambiato qualcosa per Peretola?

"No, gli obiettivi generali sono gli stessi. Quello che deve cambiare è il metodo".

Ci spieghi meglio.

"Dobbiamo iniziare, insieme alla Regione e al presidente Giani in testa, un dialogo con i sindaci e le istituzioni del territorio che in passato sono state scettiche o contrarie al progetto di allungamento della pista. E con loro ribadire gli obiettivi. Insomma, dobbiamo far tesoro di ciò che non ha funzionzato fino ad ora".

Nel dettaglio, cosa è utile ricordare?

"Che gli obiettivi sono rafforzare Pisa come aeroporto internazionale e intercontinentale. E Firenze come city airport, orientato non solo al turismo ma anche ai passeggeri business. Cambiare metodo significa superare le tensioni e le rivalità che ci sono state per troppo tempo. E alla fine non si è andati avanti né su Pisa né su Firenze, con la società Toscana Aeroporti, che gestisce i due scali, condizionata dagli scontri politici".

Ma adesso a che punto siamo per il futuro dello scalo di Peretola?

"E’ imminente la presentazione del nuovo masterplan, che sarà diviso in due parti: una dedicata al progetto d’ampliamento dell’aerostazione, che potrà partire a breve e che dimostrerà come la riqualificazione dello scalo fiorentino sia una cosa concreta. L’altra parte del masterplan è invece relativa l’allungamento della pista, credo che sia ancora in elaborazione, con le modifiche necessarie a superare la bocciatura del precedente progetto".

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro