Nardella si schiera con Bonaccini Sarà il coordinatore nazionale della mozione al congresso

Ruolo politico per garantire gli equilibri interni al partito vista la scesa in campo di Elly Schlein. Sindaco e presidente dell’Emilia Romagna insieme al Teatro del Sale per la presentazione dell’alleanza

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Il dado è tratto, E l’accordo ormai siglato. Dopo giorni di attesa il sindaco Dario Nardella ha deciso di rinunciare alla corsa in proprio per la leadership del suo partito. Giovedì su Facebook i primi segnali della rinuncia ("sono convinto che il destino della casa comune venga prima dei destini individuali") e ieri finalmente l’annuncio della conferenza stampa congiunta con Stefano Bonaccini che ci sarà oggi al Teatro del Sale. Nardella sarà il coordinatore nazionale della mozione congressuale che sosterrà il presidente dell’Emilia Romagna come candidato alla segreteria. Un ruolo politico importante che, però, sembra per ora circoscritto alla durata del congresso. Come vicesegretaria Bonaccini pensa infatti a una donna del sud e non è scontato che Nardella possa ottenere la presidenza del partito. Di fatto, però, il sindaco ha platealmente fatto un passo indietro per il bene del Pd e certo farà pesare la sua scelta nei pesi e contrappesi politici del Pd post lettiano. La sua presenza al fianco di Bonaccini amplia le possibilità dell’emiliano consentendogli di abbracciare un maggior numero di sindaci e amministratori sparsi per tutta la penisola che da tempo dialogano e si riconoscono nelle posizioni del primo cittadino fiorentino. Non solo: Nardella potrà essere un punto di riferimento equilibrato dopo la scesa in campo di Elly Schlein che, pur essendo la vice presidente dello stesso Bonaccini in Emilia, è tanto schierata a sinistra da far temere a qualcuno persino i danni di un’ennesima scissione che finirebbe col polverizzare quel che resta del Pd. Elementi più che sufficienti per far guadagnare una qualche ragionevole certezza a Nardella sul futuro in vista delle Europee che coincideranno con la fine del suo mandato a Firenze.

In attesa che il fronte nazionale si assesti proseguono le grandi manovre anche sul fronte della segreteria regionale. Il pranzo riservato che dovrebbe aver siglato la pace fra Nardella e il governatore Giani (primo sostenitore di Bonaccini in Toscana) non sembra aver prodotto risultati su questo fronte. In campo, con i destini del nuovo aeroporto fiorentino in ballo, restano il sindaco di Empoli Brenda Barnini (non particolarmente gradita a Giani) ma ci sarebbero anche i due ex senatori Caterina Bini e Andrea Marcucci. Il ruolo poi non ’disgarberebbe’, per dirla in pratese, nemmeno all’attuale sindaco di Prato Matteo Biffoni. Senza contare che Simona Bonafè, attuale vicecapogruppo alla Camera, potrebbe, forte della sua posizione, anche decidere di ricandidarsi.

Paola Fichera