Nardella boccia il matrimonio con i 5 stelle: "Prima il congresso"

"Serve un confronto aperto con iscritti e amministratori per verificare la comunanza di valori e programmi"

Migration

Firenze, 19 agosto 2020 - L’idea che Pd e 5 stelle possano essere alleati a tutto tondo proprio non piace al sindaco Dario Nardella. "Non ho pregiudizi, ma annunciare patti politici alla vigilia di qualche elezione, come fatto in Umbria, è più una tattica miope che un serio progetto politico Lo stesso avviene con la nuova legge elettorale con un dibattito autoreferenziale che irrompe nel Paese mentre siamo tutti impegnati a combattere l’epidemia e la crisi economica". Nardella va all’attacco: "Tutto questo senza un confronto di merito, aperto e trasparente, senza coinvolgere gli iscritti, i dirigenti locali e le migliaia di amministratori che rappresentano con impegno il Pd nelle istituzioni" . "Prima di legarsi in un matrimonio politico con i grillini – insiste – si dovrebbe verificare l’effettiva comunanza di valori, metodi e programmi. Ma soprattutto prima il partito si chiarisca su cosa vuole essere". Magari scegliendo tempi diversi. "Non ora, in cui dobbiamo essere tutti concentrati per battere le destre il 20 settembre". Il calendario prova a dettarlo il senatore Pd Andrea Marcucci: "Ipotizzare un congresso tematico del Pd nel 2021 può essere un’ottima idea per rilanciare la forza aggregante del riformismo" scrive su Twitter.

La soluzione pratica, intanto, la suggerisce il governatore uscente Enrico Rossi: il voto disgiunto (per Giani presidente e per la loro lista) di Movimento 5 Stelle e Toscana a Sinistra: "In questo modo possono entrare in Consiglio regionale e con il voto a Giani eviterebbero il rischio che la Toscana democratica e di sinistra possa essere sconfitta dai fascioleghisti".

Pa.Fi.

 

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro