"Ciao Narciso Parigi": tutta Firenze alla camera ardente del suo cantore

In Palazzo Vecchio l'omaggio all'artista scomparso. Sul feretro la maglia numero uno della Fiorentina. Funerali alla Santissima Annunziata lunedì 27 gennaio alle 15.30

Un'immagine di Narciso Parigi e alcuni degli omaggi alla camera ardente

Un'immagine di Narciso Parigi e alcuni degli omaggi alla camera ardente

Firenze, 26 gennaio 2020 - La città ha reso omaggio a Narciso Parigi. Tanta gente alla camera ardente per l'ultimo saluto al cantautore, all'artista fiorentino che ha raccontato la città. Le visite si sono susseguite per tutto il giorno, in attesa del funerale, fissato per lunedì 27 gennaio alle 15.30 alla Santissima Annunziata. 

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E' lui l'arrangiatore, il "volto" dell'inno della Fiorentina che risuona ad ogni partita dei viola allo stadio. Lui che con la sua produzione artistica ha reso la città famosa nel mondo. Tanti fiorentini, in una domenica di tempo incerto si sono messi in coda per l'ultimo saluto. Accanto al feretro, i figli Andrea e Daniele, tanti familiari e amici. 

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Ognuno ha lasciato un pensiero, un messaggio. Il feretro è arrivato alle dieci in Palazzo Vecchio, in Sala d'Arme, che il sindaco Nardella ha aperto: si è svolto dunque nella casa dei fiorentini l'ultimo omaggio a Narciso. Nella camera ardente lungo pellegrinaggio di fiorentini. Tra i volti noti, anche quello di Carlo Conti e del presidente del consiglio regionale Eugenio Giani

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C'è il gonfalone della città, ci sono fiori, ci sono i vessilli viola per Narciso Parigi, i vessilli della sua amata Fiorentina. E c'è anche una maglia con scritto "Narciso" e il numero uno. Una maglia viola. Hanno reso omaggio al feretro, tra gli altri, anche Joe Barone e Giancarlo Antognoni

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Alle spalle del feretro, scorrono su un proiettore le immagini della carriera artistica di Narciso Parigi. Le immagini dell'artista e del suo incofondibile sorriso. 

«Noi - ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella uscendo dalla camera ardente - non dimenticheremo mai il sorriso e la voce di Narciso e credo che il modo più bello per ricordarlo sia proprio quello di cantare le sue canzoni, eseguire le sue musiche. Era questo il suo sogno: che la sua musica non tramontasse mai. Ha portato Firenze nel mondo, Narciso è stato amato non soltanto a Firenze e in Italia ma anche negli Stati Uniti. Tra un mese vogliamo dedicargli una giornata di musica con artisti e cantanti che inviteremo un pò da tutta Italia per ricordarlo. Abbiamo chiesto al Maggio musicale di eseguire alcune sue musiche, vogliamo coinvolgere tutte le istituzioni musicali e faremo una bella giornata»

"Narciso Parigi ci ha lasciato una grande eredità - ha raccontato a margine della sua visita alla camera ardente dell'autore fra gli altri dell'inno ufficiale viola, la vicesindaca di Firenze, Cristina Giachi -. Ha sempre avuto una grande gioia di vivere e l'ha voluta trasmettere anche ai giovani. Dobbiamo essere malinconici ma ricordarci che ha vissuto una vita lunga, piena e che si è espressa nel suo massimo".

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