Firenze, "questo caffè è troppo caro": chiama i vigili, scatta multa da mille euro

Un cliente, indispettito per i 2 euro chiesti per un decaffeinato, ha chiamato la polizia municipale. Il prezzo non era esposto al bancone: sanzione da mille euro

Francesco Sanapo

Francesco Sanapo

Firenze, 16 maggio 2022 - Un deca amaro, quello servito dalla Ditta Artigianale, il locale di Sant'Ambrogio, a un cliente che, indispettito per il costo secondo lui alto, ha deciso di chiamare la polizia municipale visto che il prezzo non era esposto al bancone ma solo presente nel menù digitale con il Qrcode. Per questo motivo il bar ha ricevuto una multa da mille euro. La videodenuncia è dello stesso titolare, Francesco Sanapo, più volte campione italiano di caffetteria. Nel video su Facebook Sanapo spiega l’accaduto chiarendo come il decaffeinato servito provenisse da una piccola piantagione del Chiapas ed era stato preparato secondo i metodi di estrazione di Ditta Artigianale. Oltre a chiarire la vicenda, Sanapo ha inoltre criticato il fatto che il mondo del caffè italiano sia fermo e di come si dovrebbe ripartire puntando sulla qualità.    “Mi hanno fatto una multa perché hanno pagato il mio espresso 2 euro - si sfoga - E la mia non è una polemica nei confronti della sanzione, sarà chi di dovere a chiarire eventuali responsabilità. Ma non può passare questo messaggio: ancora oggi, una persona si indispettisce se paga due euro un decaffeinato (processo di estrazione ad acqua) di una piantagione messicana preparato con molta professionalità dai miei baristi. Ci si può infastidire così tanto da mobilitare una pattuglia della polizia municipale costretta ad intervenire e trovarci (giustamente secondo una legge datata) in errore, in quanto non esponevamo il prezzo del decaffeinato sul menu esposto dietro banco (presente però nel menu QR code)? Credo che con tutto quello che oggi si somministra nei bar questa legge ha tanto dell’assurdo e andrebbe cambiata, altrimenti il 99,9% di bar e ristoranti sarebbero facilmente in errore". A difesa del locale di Sant'Ambrogio, il mondo dell'associazionismo. “Siamo solidali con i colleghi di Ditta Artigianale. Siamo nel 2022 ma ancora in Italia non si può parlare di qualità quando si parla di caffè, in questo settore la qualità non viene percepita: è gravissimo”. A dirlo è Serena Nobili di Dini Caffè, che ha espresso solidarietà a Ditta Artigianale.

"La qualità si deve pagare - aggiunge Nobili -. Un cliente che si arrabbia tanto da chiamare la polizia è l'emblema di una situazione che deve cambiare. La tazzina di decaffeinato normalmente si paga 1,30 euro, ha fatto scandalo il prezzo di due euro ma in realtà non si parla del fatto che la qualità era molto più alta e quindi i 70 centesimi in più erano più che giustificati. Poi mi chiedo il perché del fatto che la tazzina in Italia ha un prezzo 'politico': in altri settori, per chi vende ad esempio vino o birra, i prezzi sono liberi”. Nobili ha aggiunto che “dietro una tazzina di caffè c'è un lavoro immenso, migliaia di selezioni, di lavorazioni. Già il prezzo 'base' in Italia è basso anche per un caffè di bassa qualità, figuriamoci per un caffè speciale. Noi cerchiamo di fare cultura, ma così è dura”. Anche il presidente di Confartigianato Imprese Firenze Alessandro Vittorio Sorani ha parlato di “fatto grave. Non considerare la qualità di un prodotto dove c'è un grande lavoro dietro è qualcosa che mi amareggia profondamente. La qualità si paga ed è a vantaggio di tutti”.