Mps, la Regione vuole che il Tesoro rimanga

Le trattative per trovare un comune denominatore e una posizione che sarebbe più forte nel caso fosse unanime, sono iniziate già ieri sera. Dopo che il capogruppo Vincenzo Ceccarelli ha consegnato la mozione del gruppo Pd per il consiglio regionale di oggi dedicato al futuro del Monte dei Paschi di Siena. Considerati i numeri in aula e il peso preponderante dei consiglieri ’dem’, il documento era atteso per capire se c’era la possibilità di intesa che coinvolgesse anche le opposizioni. Il filo che lega Pd e Fratelli d’Italia, Italia Viva e 5Stelle, Forza Italia e Lega, è uno solo: la richiesta al Governo di prorogare la permanenza del ministero dell’Economia e Finanze nel capitale della banca. Per due anni, come ha chiesto in Parlamento FdI, o per un tempo indefinito ma in grado di ricapitalizzare la banca soprattutto con l’apporto di soldi pubblici. Assieme a partner privati, ancora da identificare.

La mozione del Pd parte dalla "condivisione della dichiarazione della giunta regionale sulla salvaguardia dell’autonomia del Monte dei Paschi e sul mantenimento della direzione generale a Siena". E poi "impegna la giunta a proseguire con le istituzioni territoriali (Comune e Provincia di Siena) il confronto con Il Governo.....prevedendo il prolungamento del mantenimento della partecipazione pubblica nel capitale della Banca, con il rinvio della privatizzazione, dettato dalle mutate condizioni economiche e sociali generate dalla pandemia".

Anche la mozione di Italia Viva, presentata da Scaramelli, ha come prima opzione, la proroga della permanenza del Tesoro. Considerando che la dichiarazione d’apertura che leggerà il presidente Giani ruota attorno alle "perplessità dell’operazione che può portare alla fusione per incorporazione", il punto d’approdo è già definito. Nessuno sa però come la pensa il presidente del consiglio Draghi e il nuovo ministro dell’Economia, Daniele Franco. Gli altri ’ convitati di pietra’ sono la DgComp, la Bce e, ovviamente, UniCredit.

P.D.B.