La denuncia: "Motorizzazione al collasso"

Toccafondi (Alternativa Popolare): "L’arrivo di sei persone non risolverà i problemi"

Lunghe code alla Motorizzazione di Firenze e Prato (Foto Germogli)

Lunghe code alla Motorizzazione di Firenze e Prato (Foto Germogli)

Firenze, 28 luglio 2019 - Tempi di attesa infiniti per gli esami della patente e le revisioni, ore in fila anche nei giorni di appuntamento, una situazione tanto complicata per gli utenti quanto per il personale stesso. Le gravi difficoltà in cui si dibatte da tempo la Motorizzazione di Firenze e Prato sono approdate in Parlamento, grazie all’interrogazione presentata dal deputato Gabriele Toccafondi. «La motorizzazione di Firenze-Prato – afferma – è letteralmente al collasso. Il governo lo riconosce ma le risposte come al solito non arrivano. Ed ecco che dopo la Tav, l’aeroporto, il sistema di tramvie, continua la crociata dei giallo verdi contro Firenze e la Toscana».

Nel mirino la replica arrivata dal ministero per le Infrastrutture e trasporti, nella quale si riconoscono i problemi di organico evidenziati da Toccafondi. «Indubbiamente alla Motorizzazione di Firenze i pensionamenti in atto e quelli previsti dalla cosiddetta “quota 100”, il blocco del turnover e la rotazione di personale hanno inciso in modo profondo sull’organico a disposizione per l’effettuazione delle prove di esame di guida», è quanto affermato dal ministero. Anche se si sottolineano dati in miglioramento, con un +18 per cento di esami realizzati nel primo semestre di quest’anno rispetto al 2018.

E il personale? «La conclusione dei corsi di abilitazione di nuovo personale esaminatore – sostiene il ministero – nel caso della sede di Firenze dovrebbe confermare l’aumento di circa 6 unità alla Motorizzazione e di 9 al Provveditorato a partire dal prossimo periodo autunnale». Valutazioni cui si uniscono anche l’avvio del concorso per assumere centro ingegneri in tutta Italia (ma se ne parla nel 2020) e modifiche sui tempi di validità del foglio rosa.

Risposte che non convincono Toccafondi «Il personale è sempre di meno – osserva – e a rimetterci sono i cittadini. Revisioni, collaudi, libretti di circolazione, esami per patenti di ogni tipo ed esami di pratica patenti nelle scuole guida. Siamo arrivati a un numero di dipendenti che non consente più di rispondere ai cittadini. Le file delle persone agli sportelli la mattina non è degno di un Paese civile». E questa «una situazione insostenibile, il governo pensa di risolverla annunciando l’arrivo di sei persone – afferma Toccafondi –. Peccato che sia la stessa risposta che sta dando da un anno e che queste sei persone non basteranno neppure a ripianare i pensionamenti di questi mesi».

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