E' morto il giornalista Sergio Di Battista

Il funerale nella Chiesa di San Marco Vecchio in via Faentina

Sergio Di Battista

Sergio Di Battista

Firenze, 29 marzo 2021  -  Il giornalista Sergio Di Battista, già caporedattore centrale di "Paese Sera" e de "La Nazione", è morto all'età di 86 anni dopo una lunga malattia e "un dolore atroce, dovuto alla scomparsa della figlia Silvia". L'annuncio della scomparsa è stato dato da Sandro Bennucci, presidente dell'Associazione Stampa Toscana, che lo ricorda come "un caro collega, un signore del giornalismo". Gli organismi dirigenti dell'Associazione Stampa Toscana partecipano al lutto della famiglia, in particolare della moglie Simonetta e della figlia Serena.

Il funerale si svolgerà oggi, 29 marzo, alle ore 15 nella Chiesa di San Marco Vecchio in via Faentina, a Firenze. Sergio Di Battista, eccezionale raccontatore del costume italiano, grande passione per "Come eravamo" e per gli anni Sessanta che definiva "i favolosi", aveva avuto il lancio professionale a Roma, con "Paese Sera". Si era sposato con Simonetta Batini, sorella di Giorgio, per molto tempo capocronista de "La Nazione". Entrambi, Giorgio e Simonetta, figli di un personaggio fiorentino di primo piano come il colonnello Aldighiero Batini, comandante dei vigili urbani ma soprattutto rifondatore del Calcio storico. Sergio Di Battista si era talmente ben distinto nella redazione romana di "Paese Sera," tanto che l'editore decise di affidargli l'incarico di guidare la redazione che, sulla fine degli anni Settanta, venne aperta a Firenze.

Di Battista fu grande talent scout: con lui crebbero Manuela Righini, Aldo Villani, Piero Meucci. E lavorò un già veterano come Mario Talli. L'esperienza fiorentina di "Paese Sera" si consumò in non molti anni, ma Sergio Di Battista venne chiamato dalla concorrenza, ossia da "La Nazione", dove divenne rapidamente capo redattore centrale. "E seppe farsi apprezzare per il grande senso della notizia e i modi squisiti, mai sopra le righe - ricorda Bennucci - E anche da pensionato era sempre un piacere parlarci e, soprattutto, sentirlo parlare. Con Sergio, e non è retorica, se ne va un altro pezzo di storia del giornalismo fiorentino. E anche di noi che l'abbiamo conosciuto e molto apprezzato".

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro