Il Chianti piange la scomparsa di Bruno Rinaldi, "Era il custode della storia locale"

Colonna munumentale della storia del luogo, in particolare di quella legata al mito di Semifonte. I funerali il 22 luglio alle ore 15 nella Chiesa di San Bartolomeo a Barberino

Bruno Rinaldi

Bruno Rinaldi

Barberino Tavarnelle (Firenze), 20 luglio 2019 – E' venuto a mancare ieri, 19 luglio, Bruno Rinaldi. Un grande personaggio, una colonna monumentale della memoria e della storia locale, in particolare quella legata al “mito” di Semifonte. Fondata dai conti Alberti e distrutta dai fiorentini nel 1202, dal 1570 l’unica costruzione visibile eretta, al termine del veto emesso dai fiorentini, è la Cappella di San Michele Arcangelo in Semifonte: progettata dall’architetto Santi di Tito, è chiamata anche Duomo della Valdelsa perché riproduzione fedele, in scala 1 a 8, della Cupola del Brunelleschi. “Una persona cara, assetato di conoscenze ed entusiasta nel raccontare la storia” - si legge in un post che lo ricorda su Facebook. E ancora. “Ci mancherà la sua passione e il suo modo di raccontare i luoghi che incantava chi aveva la fortuna di ascoltarlo”. E un ricordo speciale di Bruno giunge dall'amministrazione comunale di Barberino Tavarnelle, al fianco delle quale Bruno ha sempre lavorato.

"L'hai presa per mano e l'hai sfogliata nella nostra quotidianità – si legge in una nota -. Tu e la storia, la nostra storia. L’hai sempre portata con te, nella mente e nel cuore, fiero della tua conquista. Da uomo libero e colto qual eri, affabile e sempre pronto a trasmettere e condividere questo grande amore che riempiva le tue giornate e nutriva il genio umanistico, curioso ed instancabile esploratore, che era in te. Dentro e fuori i luoghi e gli oggetti della cultura. Tra i libri, le carte, i documenti ritrovati, le visite guidate, a migliaia sul territorio; gli appunti e le mappe che rivelavano una delle tue qualità più grandi, la memoria ferrea e sorprendente che non ha mai ceduto, neanche per un attimo, ricordava date e nomi con singolare agilità e disinvoltura. Amavamo ascoltarti in religioso silenzio, pieni di ammirazione ogni volta che ripercorrevi, con chiarezza e semplicità, le origini medievali del castello di Barberino, le antiche famiglie, gli stemmi e il legame con il territorio, avvolto dal mito della città di Semifonte. Ti sentivi a tuo agio nella Cappella di San Michele Arcangelo. Con te, a spasso nel tempo, seguivamo i tuoi passi nella storia, tra le fonti circostanti, Petrognano – Semifonte era il luogo, in superficie come nella dimensione sotterranea, che sentivamo di appartenere. “Tu e la Ricerca. Tu e l’Identità di un territorio che hai coltivato come volontario appassionato al fianco del Gruppo Archeologico Achu – prosegue la nota -. Sei stato per tantissimo tempo l’anima del gruppo, il tuo lavoro svolto con dedizione infinita ha permesso di ritrovare, valorizzare e promuovere tutto ciò che oggi si può ammirare tra gli spazi del Museo archeologico di Sant’Appiano, tu che hai diffuso l’interesse per la conoscenza delle radici etrusche del nostro territorio mettendoti a disposizione per ogni tipo di pubblico. Hai parlato agli adulti con un coinvolgimento emotivo e profondo tale da contagiare l’amore per la storia in ogni circostanza, nelle cerimonie istituzionali, in occasione di progetti ed eventi culturali di ampio respiro, davanti alle telecamere, protagonista di importanti percorsi di diffusione della cultura locale. E con lo stesso vigore, lo stesso stupore, con l’emozione che vedevamo riflessa nei tuoi occhi, hai incantato i bambini, hai animato personaggi e vicende storiche di Barberino e Tavarnelle rendendoli vicini e comprensibili anche al loro immaginario. La scoperta più grande, da archeologi di tesori umani, l’abbiamo fatta noi avendo avuto l’onore di conoscere te, un uomo di viva intelligenza che non ha mai smesso di conoscere, di imparare, di riempire quella valigia di pensieri e nozioni che lungo il percorso della vita formativa ognuno porta in viaggio, aggiungendo esperienze e nuove forme di relazioni con il mondo. Un esempio per tutti. Ti sei speso, senza mai risparmiarti, per la comunità, con il tuo impegno attivo, partecipe e coinvolgente nel tessuto associativo e nella politica locale, dando sempre tutto ciò che avevi di più caro, l'amore per la vita. Sei stato il nostro Maestro, quella voce, sempre presente, che guida e stimola l’umanità a capire e comprendere le ragioni dell’esistenza, del presente e del passato. E lo sarai per sempre. Ciao Bruno!”. I funerali si terranno lunedì 22 luglio alle 15 nella chiesa di San Bartolomeo. Chi volesse rivolgere l'ultimo saluto a Bruno Rinaldi può farlo recandosi presso la Cappella di San Michele Arcangelo a Semifonte dove l'amministrazione comunale ha allestito la camera ardente con i gonfaloni di Barberino Tavarnelle.  

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro