Morta Daria Nicolodi, musa di Dario Argento

Era nata a Bellosguardo e non aveva mai riunciato alla residenza a Firenze: attrice e sceneggiatrice. Dalle cantine off a Elio Petri

Firenze, 27 novembre 2020 - Su Instagram la figlia Asia ha salutato la madre: "Riposa in pace mamma adorata. Ora puoi volare libera con il tuo grande spirito e non dovrai più soffrire. Io cercherò di andare avanti per i tuoi amati nipoti e soprattutto per te che mai mi vorresti vedere così addolorata. Anche se senza di te mi manca la terra sotto i piedi, e sento di aver perso il mio unico vero punto di riferimento". E’ morta ieri mattina Daria Nicolodi, attrice e sceneggiatrice nata a Firenze il 19 giugno del 1950. A dare la notizia della scomparsa il maestro ed ex compagno Dario Argento, che con lei aveva un sodalizio che li aveva legati sulla scena e nella vita. Si erano conosciuti nel 1974 , quando lei era già affermata per aver lavorato con Elio Petri, durante il casting per il film Profondo Rosso e dalla loro relazione è nata, nel 1975, la figlia secondogenita Asia, che l’ha resa nonna di due nipoti nati rispettivamente nel 2001 e nel 2008. Con Dario Argento ha poi collaborato a vario titolo a tutti i suoi film, da Profondo Rosso a Suspiria (1977), Inferno (1980), Tenebre (1982), Phenomena (1984), Opera (1987). Sorella di Fiamma, insegnante di Storia della Musica, a Firenze.

Daria Nicolodi era una donna schiva e lontana dai riflettori. Nell’ultima intervista, data proprio a La Nazione raccontava: "Sono felice di essere fiorentina e di non aver mai abbandonato la residenza nella mia città. Sono nata a Bellosguardo in una villa dove abitava la poetessa inglese Elizabeth Barrett Browning, villa dove era rimasta nell’aria tutta la poesia". Raccontava la sua vita: "Mamma era figlia del compositore Alfredo Casella e mi ha avuto a 19 anni, mentre Fiamma a 18. Era laureata in filosifa presocratica: era un’intellettuale raffinatissima. Mio padre è stato avvocato civilista e industriale, aveva partecipato alla Resistenza ed era figlio di Aurelio Nicolodi, findatore dell’Unione Italiana Ciechi. Insomma – diceva– la crème de la crème". Della sorella diceva: "Lei è una donna perfetta, l’influenza di mia madre ci ha creato così: se io dico bianco, lei dice nero". Le chiedemmo perchè non la vedevamo più al cinema nè in altri luoghi: "Dopo ottofilm sono una nonna felice di esserlo. adoro stare con i miei nipoti.Non cone Dario che fare il nonno lo fa sentire vecchio: gli uomini sono un po’ così.

Ma non sono sparita del tutto: ho fatto una serata con le musiche di Sylvano Bussotti . A volte faccio incursioni al cinema ed ho rifiutato il film con un giovane regista". La carriera di attrice era iniziata a Firenze a 14 anni con Ruggero Rimini, Alberto Gagnarli, Roberto Toni: un gruppo che metteva su "spettacoli casalinghi". Un mondo meraviglioso sognante: un mondo che senza di lei è quasi finito.

 

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