Firenze, ritorno boom del morbillo, colpa del crollo dei vaccini

In città in un anno si è passati da 2 a 224 casi, 370 in Toscana

Un ospedale (Foto di repertorio)

Un ospedale (Foto di repertorio)

Firenze, 15 marzo 2018 - Dopo un anno record per il numero di casi di morbillo, il 2018 non si apre sotto i migliori auspici: anche se è tornato a crescere il numero dei bambini vaccinati – soprattutto fra i nati nel 2015, alla prima chiamata –, nel solo mese di gennaio, nell’area dell’Asl Toscana Centro (che comprende Firenze, Prato, Pistoia e Empoli) sono stati segnalati 12 casi di malattia, di cui 2 a Firenze.

Se in Italia nel 2017 l’incremento rispetto all’anno precedente era stato del 400 per cento, la Toscana, in un anno, la malattia ha fatto un balzo dai 6 casi notificati all’autorità sanitaria nel 2016 ai 370 dello scorso anno (di cui 124 a Firenze). Ma l’incidenza della malattia varia da regione a regione, anche al variare della copertura vaccinale: il primato negativo spetta al Lazio con 1.699 casi di morbillo nel 2017.

Il boom preoccupa soprattutto per la salute degli adulti, giacché il morbillo si manifesta con sintomatologia più violenta e, rispetto alla stessa patologia presa in età infantile, può causare un maggior numero di complicazioni, da quelle meno pericolose come otite e diarrea, a quelle più serie: encefalite, polmonite morbillosa e altre complicanze polmonari che lo scorso anno hanno portato al decesso di quattro persone nel nostro Paese. Perché il morbillo può uccidere, anche oggi. E la causa più frequente di decesso per morbillo è la polmonite, come spiegano al dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità.

Il morbillo è pericoloso specialmente per chi ha un sistema immunitario già indebolito da altri fattori, come da una recente influenza.

E chi non è immunizzato – gli adulti che non hanno preso la malattia da piccoli e quelli che non sono vaccinati – se lavora in ambienti ospedalieri dove sono maggiori le occasioni di contagio, farebbe bene a vaccinarsi. Responsabile dell’epidemia il calo delle vaccinazioni che si è registrato a partire dal 2013 e che nel 2016 è arrivato – in Toscana – all’89,4% di bambini vaccinati, a sei punti dal 95% di immunizzazione, la soglia della cosiddetta immunità di gregge, che secondo quanto stabilisce l’Organizzazione mondiale della sanità è il limite che consente l’arresto della diffusione della malattia.

Un trend che si è fortunatamente invertito nel 2017 (I dati sui vaccini in Toscana nel 2017 (per i bambini nati nel 2015 la copertura è salita al 93,5%), sicuramente in Toscana la legge dell’obbligatorietà ha avuto effetto. Le morti per morbillo sono state scongiurate grazie alle vaccinazioni di massa. Secondo l’Organizzazione mondiale di sanità, nel 1980, nel mondo si contavano 2,6 milioni di morti per morbillo, numero decisamente abbattuto nel 2000, quando i decessi sono scesi a mezzo milione con il 72% della popolazione mondiale immunizzata e drasticamente in picchiata nel 2016 (89mila morti) con una percentuale di immuni all’85%.

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