Montelupo e Stazzema nel segno della pace

Rinnovato il patto fra i due Comuni il giorno della Liberazione. I terracottai di Samminiatello hanno donato vasi e orci ora collocati nel parco

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Un legame che dura nel tempo. Da quel 7 marzo 2014 quando Montelupo Fiorentino e Stazzema hanno sottoscritto un Patto di Amicizia in nome della memoria e della pace e per la costruzione di un mondo che abolisca la guerra dalla storia dei popoli. Un legame che si rinnova ogni anno in occasione del 25 aprile. E così è stato anche questa volta.

Il patto sancisce l’impegno di entrambe le comunità a promuovere una cultura di pace e adottare iniziative comuni per salvaguardare la memoria del passato. Un accordo per non disperdere lo studio delle vicende tragiche del 1944, per approfondirle. Ma la memoria, quest’anno, è passata anche dal saper fare dei mastri terracottai montelupini che in occasione della visita in Alta Versilia della Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati hanno inaugurato le opere donate dall’Unione Fornaci della Terracotta alla città di Stazzema.

Gli artigiani di Montelupo Fiorentino hanno realizzato vasi e orci che sono stati collocati nel Parco della Pace e hanno prodotto in ceramica il pannello posto all’entrata di questo luogo denso di significato. Il sindaco Paolo Masetti ha ricordato le origini del legame fra le due città, ringraziando i terracottai per le opere realizzate e donate. Da lunedì scorso a Stazzema, l’artigianalità montelupina parla e racconta una storia che sa di antifascismo, di pace e di libertà. Tra i presenti all’iniziativa anche Marco Lotti, a nome dell’Unione Fornaci della Terracotta, che ha espresso il grande orgoglio e la fierezza dei terracottai della frazione di Samminiatello per aver contribuito ad abbellire un luogo così importante e profondamente evocativo quale è il Parco della Pace di Sant’Anna di Stazzema.

"La bellezza delle nostre opere - ha dichiarato Marco Lotti - sembra stridere con le brutalità compiute dai nazifascisti il 12 agosto 1944 in questi luoghi. Ma in realtà vuole esprimere quel rapporto di amicizia e fratellanza di Montelupo con questa città e con tutta la sua popolazione".

Opere d’arte per ricordare, ma anche per guardare avanti. La donazione è un gesto per "condannare quanto accaduto in passato - ha aggiunto il sindaco Paolo Masetti - e per ripudiare tutte le violenze e le atrocità che sono connesse con la guerra di oggi, con l’esempio tragico dell’invasione russa dell’Ucraina e la morte e distruzione che da questa ne sono conseguite".

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