Gimbe, ecco come si comporta il coronavirus in Toscana

E' quanto emerge dal monitoraggio della Fondazione Gimbe relativo alla settimana dal 3 al 9 novembre. Resta sotto la soglia di saturazione la percentuale di posti letto occupati da pazienti Covid nei reparti ordinari (6%) e in quelli di terapia intensiva (5%)

Tracciamento dei contagi Covid

Tracciamento dei contagi Covid

Firenze, 11 novembre 2021 - Dal monitoraggio effettuato dalla Fondazione Gimbe, nella settimana dal 3 al 9 novembre i casi Covid in Toscana sono cresciuti del 12,7 per cento, ad un ritmo molto più contenuto rispetto al resto d'Italia, dove la media è del +37,7 per cento. Resta sotto la soglia di saturazione la percentuale di posti letto occupato da pazienti Covid nei reparti ordinari (6%) e in quelli di terapia intensiva (5%). In tutte le regioni si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi, con variazioni che vanno, appunto, dal 12,7 per cento della Toscana al 75,3 per cento della provincia autonoma di Bolzano.

Per quanto riguarda i vaccini, in Toscana la popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è pari all''80,1 per cento, superiore alla media nazionale de 76,4 per cento, a cui aggiungere un ulteriore 2,5 per cento, in linea con la media nazionale pari al 2,6 per cento, solo con prima dose. Il tasso di copertura vaccinale del richiamo per i fragili è del 51 per cento in Toscana, una percentuale più alta rispetto alla media nazionale, che si ferma al 39,5 per cento, e quello con dose aggiuntiva è del 93,1 per cento.

Nella settimana tra il 3 e il 9 novembre, in Italia i casi Covid sono aumentati da 29.841 a 41.091, con un incremento del 37,7 per cento, mentre i decessi sono saliti da 257 a 330 (di cui 40 riferiti a periodi precedenti, con un aumento di oltre il 28 per cento rispetto alla settimana precedente. Continuano a salire anche i casi attualmente positivi (100.205 vs 84.447, +15.758, pari a +18,7%), le persone in isolamento domiciliare (96.348 vs 81.070, +15.278, pari a +18,8%), i ricoveri con sintomi (3.436 vs 2.992, +444, pari a +14,8%) e le terapie intensive (421 vs 385, +36, pari a +9,4%).

Sono 66 le province che hanno un'incidenza pari o superiore a 50 casi per 100mila abitanti: in Friuli-Venezia Giulia, Lazio e Veneto tutte le province superano tale soglia. In tre province si contano oltre 150 casi per 100mila abitanti: Trieste (479), Bolzano (260) e Gorizia (221). Il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta ritiene si tratti di “numeri che dovrebbero indurre gli amministratori locali a considerare restrizioni su base comunale o provinciale, per evitare che la diffusione del contagio trascini l'intera regione in zona gialla”.