Continua a vendere superalcolici, chiuso definitivamente minimarket in centro a Firenze

Non aveva i requisti strutturali necessari a vendere superalcolici

Polizia municipale

Polizia municipale

Firenze, 12 gennaio 2023 - Non aveva i requisiti strutturali necessari a vendere superalcolici e per questo un nuovo minimarket a Firenze, il quinto nell’ultimo anno, è stato chiuso definitivamente. Il provvedimento di chiusura definitiva disposto dalla Direzione attività economiche del Comune, si legge in una nota di Palazzo Vecchio, è stato notificato dalla polizia municipale ad un minimarket della zona di piazza Santa Maria Novella per essere stato trovato più volte a vendere superalcolici pur in assenza dei requisiti strutturali previsti dal regolamento Unesco (in particolare l’assenza di un servizio igienico di cortesia per i clienti).

 Nonostante i vari rilievi fatti dalla polizia municipale nel corso del tempo e nonostante la notifica dell’avvio del procedimento di chiusura, al momento delle successive verifiche il locale non aveva cessato la vendita dei superalcolici né aveva adeguato i locali. Per questo è stato emesso il provvedimento di stop definitivo e in base al regolamento Unesco questa attività non potrà più riaprire. A seguito dei controlli sono state emesse anche quattro sospensioni di attività (dai 2 ai 15 giorni) a carico di altri 4 minimarket del centro che sono stati trovati a vendere alcolici dopo le 21 pur essendo vietato dal regolamento Unesco. “Non arretriamo di un passo su legalità, rispetto delle regole e contrasto alla malamovida - ha detto l’assessore alla sicurezza Benedetta Albanese -. Continuiamo a fare controlli serrati e a prendere tutte le misure previste dalle norme soprattutto a tutela della salute dei giovani. Nel corso di 12 mesi sono stati 70 i provvedimenti di sospensione emessi per violazioni sulla vendita di alcolici (per un totale di 637 giorni di chiusura cumulati) e ben 5 le revoche delle licenze”. “Non fa mai piacere prendere misure di questo tipo – ha aggiunto l’assessore alle attività economiche Giovanni Bettarini – ma sono provvedimenti necessari che abbiamo introdotto come amministrazione nel 2016 quando è stato approvato il regolamento Unesco a tutela della salute pubblica e del centro storico”.

Niccolò Gramigni

 

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