Mille ricercatori e 200 eventi L’Università celebra i suoi cervelli

Il 30 settembre torna la Notte europea della ricerca con appuntamenti in dieci città della Toscana. Laboratori, dimostrazioni, esperimenti, visite guidate e passeggiate scientifiche coinvolgeranno i cittadini

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di Iacopo Nathan

Una notte interamente dedicata ai ricercatori, per cercare di diffondere il valore della scienza e la passione di chi ha deciso di dedicarvi anima e corpo. Torna la Notte europea delle ricercatrici e dei ricercatori, promossa dalla commissione Ue con l’obiettivo di diffondere la cultura scientifica, che si svolgerà il prossimo 30 settembre. In Toscana, l’evento, prenderà il nome di Bright Night, con eventi che si svolgeranno ad Arezzo, Cascina, Castelnuovo Berardenga, Firenze, Grosseto, Lucca, Pisa, Prato, San Giovanni Valdarno e Siena.

Circa mille fra ricercatrici e ricercatori saranno nelle piazze di diecicittà della regione e animeranno oltre duecento fra eventi o iniziative: laboratori, dimostrazioni, esperimenti, visite guidate e passeggiate scientifiche coinvolgeranno i cittadini in un percorso veramente avvincente dentro le varie dimensioni.

A Firenze, dopo una settimana di pre-eventi, le attività si concentrano in piazza SS. Annunziata, in cui saranno allestiti stand, area ragazzi e arena incontri. In serata un talk, condotto da Massimo Cirri di Rai Radio2, su "Le sfide della ricerca" a cui partecipano ricercatrici e ricercatori con ospiti come Piero Pelù e Larissa Iapichino.

Un programma vastissimo, che si articola su più giorni, con attività che vanno dalla caccia al tesoro per i bambini, fino all’astronomia e il Dna.

"Siamo molto orgogliosi e contenti di questo evento – dice la rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci -. Tramite queste iniziative l’Università si presenta e fa vedere a tutti cosa fa, oltre che di quanto sia importante per la città e la società. Siamo felici del talk show che abbiamo organizzato, anche visti i grandi ospiti che arriveranno a Firenze. Si tratta di un lavoro congiunto tra le università toscane, e questo mi pare una cosa molto importante. Può essere un momento per far capire a tutti – conclude la rettrice – quanto è bello lavorare nel campo della scienza".

"Questa è un’opportunità straordinata – aggiunge l’assessore regionale Alessandra Nardini -. Crediamo tutti che sia sempre più necessario avvicinare tutte le generazioni al mondo della ricerca, motivo per cui tante iniziative sono proprio destinate ai più piccoli. La ricerca è la nostra sfida per il futuro, e tutti devono capirne la grande importanza. Basti pensare a quanto sono stati importanti i ricercatori nel periodo della pandemia da Covid, aiutando il mondo a trovare un vaccino efficace con tempistiche veramente incredibili".

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