'Migranti di m...': episodio choc su un autobus

Autista insulta passeggera di origini peruviane. Ataf: "Grave"

Biglietto dell'autobus (New Press Photo)

Biglietto dell'autobus (New Press Photo)

Firenze, 28 gennaio 2020 - Come tutti i giorni è salita sul bus ma quando ha chiesto all’autista indicazioni sull’orario di partenza è stata insulata perché straniera.

E’ quanto denuncia Lina Callupe, 45 anni, origini peruviane ma cittadina italiana da 24 anni. Una ferita al cuore per lei che più volte è scesa in campo per difendere il decoro e la legalità di Firenze, partecipando attivamente alle battaglie del gruppo di lavoro Santorsolaproject e dando man forte anche ad alcuni abitanti di San Jacopino contro l’inciviltà dei padroni dei quattro zampe. «Quando l’autista – racconta – ha detto a me ed altri stranieri che eravano sul mezzo ‘Migranti di m… Quando arriverà Salvini vi spazzerà via tutti’ quasi non credevo alle mie orecchie». Secondo quanto raccontato dalla donna, che ha denunciato l’accaduto all’azienda di trasporti Ataf e alla polizia, domenica mattina alle 8, quando è salita alla fermata Santa Maria Novella, direzione Porta al Prato, il mezzo era fermo. Lina allora si sarebbe rivolta al guidatore chiedendogli quando sarebbe partito.

«Per tutta risposta - riprende - l'autista mi ha detto: ‘Quando mi pare e non mi rompere i c… la mattina presto’. Allora mi sono seduta vicino al posto di guida e ho continuato ad osservarlo mentre anche altri passeggeri hanno cominciato a chiedere a che ora partisse il mezzo. A questo punto, l'autista ha replicato a voce alta: ‘Migranti di m… quando verrà Salvini vi spazzerà via tutti’, ed è partito. Avrei voluto urlare, io che amo Firenze, ma ho mantenuto la calma e con il mio cellulare gli ho scattato una foto perché volevo essere sicura che fosse identificabile. Quando sono scesa alla fermata di Porta al Prato, lui ha continuato a insultarmi perché straniera continuando a riptere ‘Io voto Salvini’. Alla fermata c’erano delle persone che lo hanno sentito e hanno preso le mie difese». Lina, che sta studiando per diventare educatrice, una cittadina tra l’altro molto impegnata anche nel mondo dell’associazionismo e del volontariato, è sconvolta. Mai si sarebbe aspettata che nella città che tanto ama e che ha scelto come luogo per passare la sua vita, potesse accadere una cosa del genere. «Firenze non è razzista, voglio continuare a crederlo ma quanto accaduto non deve più verificarsi – si sfoga -. Io credo che se qualcuno chiude un occhio davanti a qualcosa di sbagliato diventa complice. E io non voglio diventarlo».

L'Ataf, che ha ricevuto la segnalazione ieri in mattinata, definisce grave quanto successo e fa sapere di aver avviato approfondimenti per una verifica putuale di quanto accaduto.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro