Maturità 2021: siamo alla fatidica 'Notte prima degli esami' / I CONSIGLI

I consigli degli esperti per affrontare la prova orale al meglio. Intanto, uno studio stronca la Dad: "Per 7 maturandi su 10 ha compromesso la preparazione agli esami"

Esame di maturità

Esame di maturità

Roma, 15 giugno 2021 - ‘Notte di lacrime e preghiere….”. Cantava così Antonello Venditti e la sua ‘Notte prima degli esami’ è ormai classica colonna sonora dei maturandi. È vero che, non essendoci per il secondo anno consecutivo gli scritti, quella di oggi non sarà una vera ’Notte degli studenti alle prese con la Maturità’. Per ogni studente è già fissata la data del maxi colloquio finale di un’ora. C’è chi inizierà davvero domani e chi invece farà il proprio esame tra una o due settimane. Ad ogni modo, il 16 giugno è l’ora ‘x’ per 540mila candidati. Partiranno domani in tutto il Paese gli esami di Stato del secondo ciclo. Gli studenti e le studentesse dovranno sostenere un'unica prova orale, in presenza, che partirà dalla discussione di un elaborato assegnato dal consiglio di classe nei mesi precedenti. La commissione sarà interna, con il presidente esterno.

Le regole

Gli studenti dovranno arrivare 15 minuti prima della convocazione e portare un'autodichiarazione. Obbligatoria la mascherina di tipo chirurgico per gli spostamenti all'interno della scuola. I maturandi potranno togliersi la mascherina solo durante il colloquio e mantenere una distanza di due metri dalla commissione. I ragazzi e le ragazze potranno portare con loro un solo accompagnatore, che dovrà rispettare la distanza e indossare la mascherina. Al termine della prova, gli studenti non potranno sostare negli spazi dell'edificio ma dovranno uscire dalla scuola. Il numero di candidati che sostengono il colloquio non potrà essere superiore a 5 per giornata. L'ordine di convocazione dei candidati è secondo la lettera alfabetica stabilita in base al sorteggio dalle singole commissioni.

La prova

L'esame partirà dalla discussione dell'elaborato. Il colloquio proseguirà poi con la discussione di un testo già oggetto di studio nell'ambito dell'insegnamento di Lingua e letteratura italiana, con l'analisi di materiali (un testo, un documento, un'esperienza, un problema, un progetto) predisposti dalla commissione con trattazione di nodi concettuali caratterizzanti le diverse discipline.

La dieta del maturando

Meglio evitare i cibi pesanti. La prima regola per gli studenti alle prese con gli esami è questa. Via libera a verdure, frutta, carni e pesce, ricco di omega 3. Conviene invece mettere da parte troppo the o caffè. Il giorno dell’esame è bene partire col piede giusto con una buona prima colazione, basata su cereali uniti a zuccheri di rapido assorbimento. Importante poi bere il latte e mangiare un po’ di frutta. Un esempio? Un bicchiere di latte parzialmente scremato con caffè o orzo e un cucchiaino di zucchero (5 g), o uno yogurt magro anche alla frutta; una porzione di biscotti o una fetta di ciambellone, 2-3 noci o nocciole o mandorle o una tazza di muesli; un frutto di stagione a scelta tra una pesca, una pera, una prugna, 2-3 albicocche oppure 2 fettine di melone.

Come combattere l’ansia da esame

Una lunga dormita è, manco a dirlo, un toccasana. Temi di non riuscire a chiudere occhio? Fondamentale è cercare di riposarsi prima dell’esame. Assolutamente sconsigliate le notti in bianco sui libri. Scorpacciate inutili e dannose. Doveroso invece prendersi una pausa. Magari concedetevi una tisana per rilassarvi. Prima di mettervi a letto, spengete tutte le luci. E non sognatevi di stare al pc prima di addormentarvi! Spengete ogni device e rilassatevi. Gli esperti consigliano poi di non studiare sul letto e di evitare sonnellini dopo le 15. Insomma, meglio studiare di giorno e dormire di notte. Prima dell’esame, ancora, è consigliabile mantenere dei ritmi costanti.

Tecniche di memorizzazione

Per il ripasso finale, cercate di alternare le materie nell’arco della giornata e di prendervi una pausa ogni tanto. Siccome per studiare serve concentrazione, è assolutamente controproducente mettersi sui libri con la musica o la tv accesa. Imparare a memoria, poi, non serve a nulla. Ragionate e cercate di capire veramente ciò che state apprendendo. Ben vengano poi le associazioni mentali ad esempio per ricordate date importanti e le mappe concettuali, da ‘visualizzare’ nella propria testa. Ripetere a voce alta resta sempre un buon metodo per memorizzare e per imparare ad esporre nel modo migliore. Ogni tanto, poi, non male incontrarsi con gli amici per confrontarsi e studiare insieme. Certo, senza perder tempo.

L’importanza dello sport

Per scaricare la tensione e ’snebbiare’ la mente è sempre buona abitudine dedicare un po’ del proprio tempo all’esercizio fisico, magari la mattina presto per fare un pieno di energie utili da spendere durante tutta la giornata.

Gli effetti negativi della Dad

Per 7 maturandi su 10, la didattica a distanza ha compromesso la preparazione per i prossimi esami, ma gli adulti sembrano ignorarlo. 2 su 3 infatti, percepiscono una sottovalutazione del valore della maturità durante la pandemia da Sars-Cov-2. E gli effetti sul fisico si fanno sentire. È quanto emerso da un'indagine portata avanti dall'associazione nazionale Dipendenze Tecnologiche (Di.Te) e il sito Skuola.net, grazie al contributo di 1600 maturandi. «I ragazzi, dopo aver affrontato lo stress da Dad, si ritrovano a fare i conti anche con quello da maturità. Ci saremmo dovuti occupare di più della loro salute mentale già da inizio pandemia, ma non è stato fatto nemmeno in questa occasione. Non accogliere la loro sofferenza facendo finta che sia stato un anno come tutti gli altri, secondo me non dà valore ai ragazzi che hanno sofferto, faticato e si sono fatti forza anche svegliandosi la mattina e seguire la didattica a distanza», dice Giuseppe Lavenia, psicologo e psicoterapeuta, presidente dell'associazione nazionale Di.Te. ai microfoni di iNews24.it.

«Non è facile restare motivati davanti a uno schermo tutti i giorni. Molti hanno addirittura detto che i ragazzi non hanno fatto quasi nulla. Ma invece di pensare a questo, dovremmo chiederci cosa abbiamo sbagliato noi adulti. Come mai magari, non si sono impegnati». Secondo Lavenia la Dad ha fallito: «La Dad non è scuola. Non eravamo pronti. I docenti si sono impegnati tanto ma c'erano dei limiti oggettivi nella tecnologia. Inoltre abbiamo sottovalutato la sofferenza dei ragazzi, cioè il trauma di restare in casa senza socialità. Gli adulti non si sono presi cura di loro e la dura realtà è che stanno dando troppe cose per scontate. Purtroppo i dati che emergono ci dicono che i ragazzi hanno sofferto la pandemia. In Dad non c'erano pause, nessuno chiedeva loro come stessero, di cosa avessero bisogno dal punto di vista didattico ed educativo. Secondo me i docenti andavano slegati dall'impegno della performance, cioè di seguire i programmi e il Governo avrebbe dovuto seguire questa linea. Invece ha fatto finta che nulla fosse accaduto e si nota anche dagli esami di maturità che si avvicinano». Secondo Lavenia per la maturità «bisognava pensare a un esame che non valutasse le competenze dei maturandi, come se l'anno prima non fosse successo nulla, ma concentrarsi sulla loro intelligenza emotiva. I ragazzi, come emerge dai dati, non riescono più nemmeno a immaginare il loro futuro. Questo vuol dire che è come se il motore di tante vite si fosse spento o fosse in panne. Bisogna correre ai ripari quanto prima».

 

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