Maturità, studenti in piazza: "No alle prove scritte"

Cortei studenteschi in corso stamani anche in Toscana. "La scuola è in presenza solo sulla carta: la realtà è fatta di continue Dad", protestano i ragazzi

Firenze, 4 febbraio 2022 - “Vogliamo un altro esame di Maturità”. Studenti in corteo, stamattina, anche in Toscana. Manifestazioni sono in corso a Firenze, Grosseto e Pisa. I ragazzi protestano contro la scelta del Miur di archiviare il ‘mini-esame’ imposto dalla pandemia, con un unico colloquio finale, e di tornare ai due scritti.

Manifestazione degli studenti a Grosseto (video)

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"È impensabile tornare a questo tipo di esame dopo mesi di pandemia - spiegano i ragazzi della Rete degli Studenti Medi -: la scuola è in presenza da settembre ma di fatto non è così: ci sono moltissime classi in quarantena o che lo sono state più volte nelle scorse settimane. Queste direttive, arrivate solo ora dopo mesi di incertezza, sono l'ennesima dimostrazione di un Ministero che non ascolta gli studenti e che non prende in considerazione la grave situazione psicologica che stanno vivendo, ma che pensa solamente a valutarli. Persino il Presidente della Repubblica, nel suo discorso di insediamento, ha sottolineato l'importanza dell'ascolto di noi studenti. Vogliamo risposte dal Ministro Bianchi”. 

“Non pagheremo sulla nostra pelle le scelte di una classe politica che non ci ascolta. Ancora una volta si preferisce incasellarci in dei numeri, piuttosto che accompagnarci in un percorso di apprendimento”, accusano i giovani. Tra i temi della protesta, naturalmente anche la terribile vicenda di Lorenzo Parelli, lo studente morto in azienda durante uno stage, oltre alle polemiche sugli scontri con la polizia a Milano e Torino, nei cortei di venerdì scorso in ricordo del 18enne deceduto e contro l'alternanza scuola-lavoro.

La Fiom Cgil di Firenze, Prato e Pistoia ha deciso di scendere in piazza con gli studenti. “Riteniamo giusto sostenere la loro rivendicazione di essere coinvolti nella ridefinizione di un modello di istruzione e valutazione che tenga conto del profondo cambiamento determinato da due anni di pandemia e didattica a distanza”, le parole del segretario generale di Fiom Cgil Firenze-Prato-Pistoia Daniele Calosi.