Maturità 2022, il tototema: "Ci aspettiamo una traccia sulla guerra o sulla pandemia"

Skuola.net fa un sondaggio tra i maturandi. L'autore più atteso? Giovanni Verga. E chissà se dopo vent'anni uscirà Pirandello. Appuntamento al 22 giugno con la prima prova

Maturità

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Firenze, 18 giugno 2022 - Ultimo week end prima dell’esame di maturità. Aria condizionata (i più fortunati), ventilatore e una bibita fresca sul tavolo: continua così la maratona sui libri in vista della Maturità, che parte il 22 giugno. “Il toto-tema? Un po’ lo seguiamo, sì, ma senza perderci troppo tempo… Raramente le previsioni ci hanno azzeccato”, ci scherza su Tommaso, alle prese con la maturità scientifica. “Una traccia sulla guerra o sul Covid ce l’aspettiamo - non hanno dubbio i maturandi - Sono i temi clou. Il Ministero non dovrebbe deludere, almeno su questo…”.

Intanto, sul portale Skuola.net sono usciti i risultati del sondaggio che ha coinvolto 3mila maturandi. Tra gli autori, in pole position c’è Giovanni Verga, mentre appaiono in discesa le quotazioni di Gabriele D'Annunzio, che raccoglie comunque il 30% delle preferenze. Terza posizione per Alessandro Manzoni. Quasi 4 maturandi su 10 puntano su un “super-classico” del toto-esame (che però non esce da quasi vent'anni): Luigi Pirandello. Chissà se sarà la volta buona. Per la poesia, Giovanni Pascoli e Giuseppe Ungaretti, entrambi ipotizzati da più di un diplomando su 5.

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Nel primo caso sarebbe una sorpresa, visto che raramente Pascoli è stato preso in considerazione dal Ministero; nel secondo, al contrario, sarebbe l'ennesimo ritorno di un habitué della Maturità. Come detto, però, non è da sottovalutare un altro "papabile", anche lui esponente dell'ermetismo, come Ungaretti: è Eugenio Montale, che dopo una crescita costante oggi si attesta al 18%, poco sotto l'accoppiata al vertice.

Ma i ragazzi sono anche consapevoli che spesso, specie di recente, le scelte ministeriali sono ricadute su autori poco affrontati a scuola, vere e proprie sorprese se non direttamente degli "sconosciuti" ai programmi scolastici svolti dalla maggior parte degli alunni di quinta. Basti pensare a Magris (2013) e Caproni (2017), in un momento in cui peraltro esisteva una sola traccia di analisi del testo. “E’ un gioco. Difficilmente si indovina - ride Gianni Camici, presidente dell’Associazione nazionale presidi fiorentini -. Tutti gli autori del Novecento e di fine Ottocento sono papabili. Come attualità? Vista la situazione geopolitica, potrebbe darsi che il Ministero opti per una traccia sulle guerre mondiali. In attesa di conoscere la verità, consiglio ai ragazzi di leggere molto attentamente le tracce, di ragionarci su almeno 10 minuti. E poi di rileggere con estrema attenzione l’elaborato”.

Tornando al sondaggio del portale, il 44% dei ragazzi intervistati immagina che una traccia sarà sicuramente sulla "Guerra in Ucraina" o, volendo allargare la visuale, sulle "crisi internazionali"; il 21% punta in particolar modo su "Covid e post pandemia". Briciole per gli altri spunti, dalla "crisi energetica" a "giovani e lavoro", dai "diritti civili" ad "ambiente e inquinamento". E se, come accade spesso, ci fosse una traccia di più ampio respiro, su temi esistenziali? In vantaggio sembra esserci quella, abbastanza prevedibile, sulla "pace" (indicata dal 25%), seguita da quelle sul "futuro" (19%) e sulla "memoria" (13%).