Mascherine obbligatorie anche all’aperto Nardella studia un’ordinanza salva–Natale

Le feste si avvicinano e i contagi risalgono, il sindaco pensa a una stretta anche in zona bianca per il primo weekend di dicembre

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di Paola Fichera

Natale si avvicina a passi da gigante e il numero dei contagi, anche se qui meno che altrove, tende a risalire. Arriva così la stretta per contenere la quarta ondata del Covid: nelle prossime ore il Consiglio dei ministri varerà il decreto con le misure per evitare nuove chiusure, che con il Natale alle porte bloccherebbero la ripresa economica dell’Italia e darebbero un colpo mortale al turismo invernale, e per impedire che con l’aumento dei casi il sistema ospedaliero torni in sofferenza.

In questo clima ce n’è più che abbastanza perché anche in Palazzo Vecchio cresca la preoccupazione. Lo shopping natalizio tradizionalmente si traduce in strade affollate nei weekend che sono state, anche lo scorso anno, di difficilissima gestione.

Così ieri il sindaco Dario Nardella ha lanciato dai microfoni di Tagadà (La7) un’altra possibile soluzione "I controlli – ha spiegato – sono la vera questione, ad esempio sto valutando insieme agli esperti e ai nostri tecnici se ci siano le condizioni per firmare un’ordinanza per rendere obbligatoria la mascherina anche all’aperto, anche se siamo in zona bianca, in vista del Natale". Un modo deciso di mettere in campo misure di prevenzione per la diffusione dei contagi da Covid-19. Una soluzione che più a nord il suo collega, il sindaco di Padova Sergio Giordani, ha già messo in atto. A breve firmerà un’ordinanza che da giovedì prossimo fino al 31 dicembre imporrà la mascherina all’aperto a tutti i suoi concittadini. E anche Padova è in zona bianca.

"Stiamo monitorando l’evoluzione del Covid in città – ha aggiunto Nardella – ma a partire dal periodo delle compere natalizie, ovvero dal primo, massimo secondo weekend di dicembre sto valutando l’ipotesi di mettere la mascherina obbligatoria, visto che ci saranno tantissimi assembramenti".

"All’aperto – insiste – si possono fare più controlli ecco perché è un’ipotesi che sto valutando anche perché ci saranno tanti assembramenti durante il periodo natalizio. I controlli negli appartamenti privati sono molto più complicati, anche se durante il lockdown furono fatti: dunque non è impossibile, però credo che non dovremmo arrivare a quegli estremi".

Va detto che il sindaco Nardella ha sempre avuto una posizione rigorosa a proposito di controlli antiassembramenti e sulla necessità di sottoporsi a vaccino per tenere sotto controlli il virus. Ieri anche a margine di un convegno ha ribadito le sue convizioni a proposito della novità sul super green pass che il governo potrebbe varare già da giovedì. "Sono le cose – ha precisato – che francamente io ho cercato di dire da tempo, il super green pass da un lato, l’aumento delle restrizioni per chi non è vaccinato, e un’altra serie di misure che ci devono consentire di passare questo Natale senza particolari sconvolgimenti". E ha ribadito ancora che "come Comune di Firenze cercheremo di capire quali sono le misure aggiuntive rispetto a quelle stabilite a livello centrale come abbiamo fatto anche nel Natale scorso".

Un anno fa i fiorentini si ritrovarono a percorrere lo strade centrali dello shopping con l’obbligo di rispettare un solo senso di percorrenza proprio per limitare il numero dei passanti nelle vie più richieste e a dover rispettare il divieto di non poter sostare nelle piazze. Ora la situazione è diversa ma gli albergatori sono ancora in attesa delle prenotazioni.

"Firenze – ha concluso il sindaco – ha grande voglia di Natale, tutti gli eventi per ora sono confermati. Abbiamo deciso di non fare il ‘Concertone’ di Capodanno ma di organizzare piccoli eventi nei vari quartieri".

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