Ortofrutticola Mugello, Italcanditi presenta una bozza di piano industriale

Secondi fonti vicine all'azienda, si parla di un milione di investimento edel mantenimento dei posti di lavoro a Marradi. Il 28 nuovo tavolo regionale

Marradi, il presidio dei lavoratori dell'Ortofrutticola del Mugello (Germogli)

Marradi, il presidio dei lavoratori dell'Ortofrutticola del Mugello (Germogli)

Firenze, 21 gennaio 2022 - Un milione di investimento per ammodernare la fabbrica, mantenimento degli attuali livelli di approvvigionamento della materia prima dai produttori locali, e occupazione confermata per tutti i 64 lavoratori stagionali: sono alcuni dei punti del piano industriale presentato da Italcanditi, secondo quanto si apprende da fonti vicine all'azienda controllata dal fondo Investindustrial, al tavolo regionale sulla vertenza relativa allo stabilimento di Marradi (Firenze) di Ortofrutticola del Mugello. Il piano industriale proposto permetterebbe all'impianto di Marradi di passare da un quantitativo di marroni e castagne lavorati di 270 tonnellate/anno a oltre 500 tonnellate, con tre prodotti realizzati, e l'obiettivo di raggiungere le 700 tonnellate nel 2026. L'approvvigionamento di marroni dagli agricoltori di Marradi sarebbe pari a 50 tonnellate. L'investimento per l'ammodernamento e le nuove linee di produzione dello stabilimento sarebbe effettuato da Italcanditi e dal gruppo De Feo, già proprietario della fabbrica fino al 2020, con allo studio ulteriori investimenti in nuove linee produttive per la produzione di marroni e castagne in pasta.

Il 28 gennaio si terrà il prossimo tavolo regionale sulla vertenza dell'Ortofrutticola del Mugello: lo annuncia la Regione Toscana in una nota, spiegando che alla riunione di oggi hanno partecipato il presidente Eugenio Giani, la vicepresidente con delega all'agroalimentare Stefania Saccardi, il capo di gabinetto Paolo Tedeschi, il consigliere del presidente Valerio Fabiani, il sindaco di Marradi Tommaso Triberti, oltre a rappresentanti della Città Metropolitana di Firenze, dell'azienda e dei sindacati.

«La bozza adesso dovrà essere analizzata e approfondita per chiarire il futuro dello stabilimento», si conclude dalla Regione Toscana.

 

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