Mario Biondi versione ’Romantic’

L’artista: "L’autoreferenzialità non mi piace, ma il progetto è ambizioso". Lunedì suona al Verdi

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di Giovanni Ballerini

"C’è ancora la scia di un periodo nero, ma per fortuna si intravede all’orizzonte qualcosa di positivo", La pensa così Mario Biondi che lunedì 16 maggio alle 20,45 sarà in concerto al Teatro Verdi di Firenze per presentare i suoi successi e i pezzi di "Romantic", il nuovo album fresco di stampa, che è stato prodotto dallo stesso crooner catanese con Massimo Greco e David Florio ed è dedicato all’amore in utte le sue forme.

Ripartire con Romantic?

"Per un cantante confidenziale evoluto è il massimo: anche se l’autoreferenzialità non mi piace. Il progetto è abbastanza particolare dal punto di vista musicale: ci sono sonorità, evoluzioni impensabili per un crooner, che di per sé è più incline allo swing, alla bossa nova. In Romantic ci sono infatti note che strizzano l’occhio alla fusion e ad altre visioni musicali".

Che lei ha curato in ogni particolare, dai suoni analogici, allo studio prove, ai macchinari di registrazione?

"Sono particolarmente fortunato perché sono circondato da musicisti e collaboratori eccezionali e perché, da un altro punto di vista, me ne frego un po’ di quello che deve essere un prodotto musicale, di che deve succedere on line. Essere un po’ un tipo anarchico dal punto di vista creativo è sicuramente una mia attitudine, cerco di coltivare la mia libertà e di rispettare quella degli altri"

Che tipo di concerto uno con la sua meticolosità ha preparato per questo tour?

"I miei musicisti mi amano perché li valorizzo tanto, d’altro canto mi odiano perché li faccio lavorare, li faccio esprimere artisticamente fino in fondo. In questi concerti ci saranno molti cori organizzati con molta attenzione e parti dedicati all’atmosfera. Il romanticismo è atmosfera: tante volte può essere romantico il buio con la luce che filtra. Stiamo lavorando sulle sonorità del live e sono fortunato perché sul palco ho una decina di musicisti eccezionali e un tecnico luci che fa faville".

Come sceglie le canzoni da rivisitare?

"Sono figlie del titolo di questo progetto: Romantic è nato prima delle canzoni che, come delle calamite, si sono avvicinate le une alle altre e hanno composto questo quadro di cui ammetto di essere particolarmente orgoglioso e contento".

Romantic è anche il suo messaggio di pace?

"Credo che il romanticismo sia una via per sognare almeno una benevolenza. Il romantico è un sognatore, tant’è che la prima traccia, che si chiama ’The creator has a master plan’ ed è stata scritta da Pharoah Sanders e Leon Thomas: ’ C’era un tempo in cui sulla terra regnava la pace, la gioia, la felicità e un minimo delle persone che abitavano la terra conosceva la propria forza’. Credo che sia un po’ la chiave dello stare in pace, del vivere bene".

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