Marco Lamioni, ricordi e tante note Una storia raccolta in ‘Venusiana’

Sono quasi quattro anni che Marco Lamioni ci ha lasciato. Era un musicista eclettico e di grande sensibilità, che ha lasciato produzioni soliste accompagnate da altre in cui si è messo al servizio di colleghi, valorizzando il loro stile. Nell’ottobre scorso si era tenuta un’iniziativa per ricordarlo, prologo della pubblicazione di Venusiana, libro con cd, pubblicato dalle edizioni fiorentine Fibonacci12. Un volume che raccoglie le testimonianze di chi gli è stato accanto professionalmente e degli amici nei vari periodi della sua vita. Una raccolta di tante parole introdotta da quelle della moglie Lucia Nebbiai, con una dedica particolare alla figlia Irina.

Scorrendo le pagine di Venusiana si trovano tanti nomi del mondo musicale in ambito fiorentino e non solo (ricordiamo ad esempio il còrso Jean Philippe Poletti con il quale era nato un importante sodalizio). Grazie a questi ricordi, e attraverso la figura di Lamioni, si riescono a percorrere tante tappe della vita musicale della città. E con queste anche i generi toccati dal musicista: jazz, folk, rock, elettronica, lounge, musica d’ambiente. Idee che si sviluppavano nel suo studio Silence di via Faentina. Ma non possiamo non citare le testimonianze che raccontano anche Lamioni come persona, così come le foto, prime fra tutte quelle di Stefania Talini. Il disco, grazie al lavoro di ricerca delle tracce effettuato da Daniele Trambusti, vede una suite che rappresenta un testamento spirituale, con sonorità e melodie raffinate. Nel finale c’è anche un brano eseguito a Bastia nel 2019, una sorta di inno dedicata a un amico che manca a molti.

Michele Manzotti

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro