Jennifer ha già vinto. La casa non è un sogno

In molti hanno risposto all’appello lanciato su "La Nazione" dalla donna. Un operaio: "Vivo in pochi metri quadri, ma per lei e la bambina c’è posto"

Jennifer con la figlia di appena 11 mesi

Jennifer con la figlia di appena 11 mesi

Firenze, 25 giugno 2022 - "Sono solo un operaio che arriva preciso a fine mese, vivo in una piccola casa in centro ma sono disponibile ad ospitare la signora con la sua bambina". È solo uno delle decine di messaggi che sono arrivati alla redazione de "La Nazione" nelle ultime ventiquattro ore, da quando abbiamo pubblicato l’articolo sul caso di Jennifer, mamma trentaseienne abbandonata dal compagno ad inizio gravidanza, rimasta senza casa e senza lavoro, che cerca una sistemazione urgente su Firenze per sé e per la figlia di appena 11 mesi.

La risposta dei fiorentini – e non solo- è stata immediata. "Vi tengo io per sempre a tutt’e due"; "Siamo una famiglia di Pistoia, possiamo ospitare la mamma e la piccolina"; "Vieni a casa nostra, ti ospitiamo noi gratuitamente senza nulla in cambio, fino a che non ti sistemi". In molti chiedono alla redazione come fare per contattare Jennifer, pur di offrire immediato conforto e alloggio a madre e figlia. Quasi nessuno chiede soldi in cambio, chi lo fa promette un affitto calmierato.

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A colpire la redazione è stata la generosità dei lettori che, pur avendo in molti casi a disposizione alloggi appena sufficienti per la propria famiglia, sono disposti a stringersi per raccogliere l’appello disperato di questa mamma che, però, intende non solo risolvere un problema personale, ma anche denunciare una situazione che affligge tante altre madri nelle sue stesse condizioni. "Io e la mia bambina abbiamo bisogno di un tetto dove vivere insieme senza la paura di dover cambiare alloggio continuamente - sono le sue parole -. È un appello che faccio per me, ma anche per le molte altre mamme che, giorno dopo giorno, incontrano le mie stesse difficoltà". Numerosi anche i messaggi che sottolineano la responsabilità da parte del Comune e delle pubbliche istituzioni di farsi carico dei casi come quello di Jennifer e della sua piccola Viola.

"Comune ed assistenti sociali devono darle sostegno, un nido per la bambina e un alloggio. Così lei potrà riprendere a lavorare e vivere dignitosamente". Sia per merito di una presa in carico da parte delle istituzioni o sia per la generosità dei privati, ci auguriamo di poter presto scrivere un pezzo che racconta la sistemazione di mamma Jennifer e della sua bambina in un alloggio decoroso, senza la paura di essere nuovamente sfrattate nel giro di poche settimane. Sarebbe la giusta conclusione di una vicenda per certi versi paradossale che solo il grande cuore dei fiorentini può risolvere in modo concreto. Perché Jennifer e Viola hanno diritto a un’esistenza decorosa e lontana dalle paure.

 

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