Lotta al degrado Stop alle merci appese sulle mura dei palazzi Da oggi le multe

Il consiglio comunale ha approvato la delibera sulla modifica al regolamento di polizia urbana: i controlli scattano subito e in caso di reiterazioni si potrà arrivare al sequestro della merce

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di Niccolò Gramigni

Le pareti dei palazzi e le mura delle strade della città dovranno essere da oggi libere da merci e i controlli, mirati, scattano da subito: con la delibera dell’assessore Benedetta Albanese approvata senza voti contrari dal Consiglio comunale (astenuti Lega, Fdi, gruppo Centro, Sinistra Progetto Comune) è stato infatti introdotto un comma che vieta l’esposizione di merci fuori dai negozi. Nel regolamento di polizia urbana da oggi è introdotto un nuovo comma all’articolo 19 che vieta espressamente agli esercizi commerciali di qualsiasi natura l’utilizzo delle pareti esterne degli edifici e degli stipiti delle aperture quando sono sulla pubblica via per esporre merci: le multe, per un ammontare intorno ai 160 euro, scatteranno da subito. Il divieto vale per chi appende fuori merce di qualsiasi tipo, salvo che non si tratti di frutta, verdura, fiori e autorizzazioni storiche. Il motivo della modifica, ha spiegato Albanese, "è dopo aver rilevato la crescita del fenomeno di appendere oggetti fuori dai negozi ingombrando marciapiedi e strade e deturpando pareti degli edifici".

"In questo modo abbiamo introdotto una norma chiara e semplice. Da subito scattano i controlli mirati: in caso di reiterazioni si può arrivare al sequestro della merce". A favore, oltre Pd e Lista Nardella, anche M5s, Iv e Italexit: "Il nostro è un parere favorevole – ha detto Roberto De Blasi del M5s– perché la questione probabilmente prestava il fianco ad eventuali ricorsi con conseguente danno economico per il comune dunque per la collettività".

Secondo Andrea Asciuti (Italexit) la delibera "va verso un miglioramento del decoro in città", per Barbara Felleca di Iv il voto favorevole è dovuto al atto che si tratta "di una norma coerente per la miglior tutela della città e di chi ci vive", Mimma Dardano (Lista Nardella) ha chiarito "questa è una modifica che rende più visibile la bellezza della città". Molti dubbi per Ubaldo Bocci del gruppo Centro: "Il Pd è nemico della burocrazia, Nardella non liberalizza neppure le bandiere sui balconi". Alessandro Draghi e Jacopo Cellai di Fdi hanno spiegato che "non serve una nuova norma da inserire nel regolamento di polizia urbana: quella norma c’è già. Nardella non ci prenda in giro e chieda ai vigili urbani i verbali delle sanzioni elevate appena pochi mesi fa, ad ottobre di quest’anno, a ben 34 esercizi commerciali di via Faenza".

Federico Bussolin, capogruppo Lega a Palazzo Vecchio, ha chiarito che l’astensione è "in attesa di rivedere, in un secondo momento, quanto verrà applicata questa nuova norma. L’importante è non andare a danneggiare ulteriormente i commercianti". "L’astensione – ha dichiarato Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune – è dovuta alla contrarietà per l’uso della categoria del decoro per gestire un problema che ha a che fare con il tipo di turismo presente in città".

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