
di Ilaria Ulivelli
Da Palazzo Vecchio è arrivata la proroga di due anni per i circa 800 dehors autorizzati di locali e ristoranti (700 per tutto l’anno, un centinaio da marzo a novembre) secondo il regolamento di occupazione del suolo pubblico. In base al protocollo siglato nel 2018 da Comune e Soprintendenza che aveva allungato a cinque anni (anziché tre) le concessioni, in scadenza il 14 marzo, potranno rimanere per altri due anni (con rinnovo automatico per le annuali e con procedura semplificata per le stagionali).
Nel frattempo il Comune e la Soprintendenza avvieranno tavoli tecnici – rinviati per l’emergenza Covid che ha coinvolto il settore – e metteranno allo studio un nuovo piano con regole per l’utilizzo del suolo pubblico.
Altro capitolo, escluso da questo rinnovo, che i locali hanno molto a cuore, è quello dei tavolini all’aperto, senza dehors. Una partita che si è conclusa a fine anno e che ha lasciato le categorie con l’amaro in bocca. Ma su questo capitolo è proprio la nuova soprintendente Antonella Ranaldi a solcare una linea aperturista: "Aderisco all’idea di perfezionamento del piano. E guardo con favore all’esperimento ben risucito dei tavolini all’aperto – spiega – La pandemia ci ha fatto vivere un’esperienza nuova, dimostrando che la presenza di tavolini e sedie nei luoghi all’aperto è una risorsa per rendere più vitale e vivibile la città".
Dunque la soprintendenza privilegia le "occupazioni leggere", con la "massima apertura" e "facilitando l’iter di approvazione".
E diversamente dal suo predecessore non è intenzianata a fare la guerra ai dehors di piazza della Repubblica: "Sarebbe molto complesso rimetterli in discussione adesso senza l’approvazione dei gestori, sicuramente dobbiamo evitare che ne nascano nuovi di dimensioni così impattanti".
Sulla stessa linea aperturista per i tavolini all’aperto, l’assessore al commercio Giovanni Bettarini. "L’esperienza ci ha insegnato che i tavolini all’aperto dei locali rappresentano un presidio contro degrado e microcriminalità".
Le categorie accolgono con favore la proroga sui dehors. Anche se Confesercenti chiede di aprire subito tavoli di confronto per definire le nuove regole entro un anno, senza procedere a colpi di proroghe ma per andare verso un quadro definito al più presto: "Anche il tema dei tavolini all’aperto è molto sentito, intendiamo discutere anche di quello". Da Cna ok alla proroga, con la richiesta che "i tavoli non ingessino la situazione, limitando la libertà d’impresa". Anche da Confartigianato "soddisfazione per la proroga". Iniste sulla richiesta di aprire con meno restrizioni ai tavolini all’aperto, Confcommercio.