Firenze, 20 giugno 2018 - Licenziato con un sms: secondo quanto rivela la Filcams-Cgil di Firenze è ciò che è accaduto a un 30enne lavoratore di un'azienda dell'Osmannoro, a Sesto Fiorentino.
Il sindacato, in una nota, afferma che il 30enne il giorno dopo aver ricevuto il messaggio si è presentato regolarmente al lavoro per chiedere spiegazioni, ma l'ingresso gli è stato negato, se non per raccogliere sotto scorta i suoi effetti personali che erano nell'armadietto.
L'azienda in questione ha oltre 20 dipendenti, è "una fabbrica in buona salute dove proprietà e management si atteggiano a padroni delle ferriere", accusano Umberto Marchi e Giovanni Vangi (Filcams-Cgil), secondo cui il lavoratore "è stato licenziato adducendo a giustificato motivo oggettivo la riorganizzazione aziendale. Nessuno sa quale. È stato preso un capannone più grosso e molto probabilmente al momento del trasferimento occorrerà più personale. Siamo curiosi di sapere le spiegazioni che ci verranno fornite, perché noi, questo ragazzo lo sosterremo fino in fondo".
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