Liberazione. Giani: "Democrazia ci deve ispirare". Ceccardi: "Antifascismo, un valore"

"Essere italiani presuppone l'essere antifascisti". Lo ha affermato Dario Nardella, sindaco di Firenze, intervenendo alle celebrazioni per la Liberazione della città, avvenuta l'11 agosto 1944

Le celebrazioni per il giorno della Liberazione

PRESSPHOTO Firenze, Celebrazioni per il giorno della Liberazione.

Firenze, 11 agosto 2020 - «Il nostro Pegaso scolpito sul gonfalone della Regione ci indica che i valori di libertà, di democrazia, di giustizia sociale e di uguaglianza, i valori costituzionali, ci devono ispirare in ogni comportamento, in ogni momento consentendo di far emergere sempre le posizioni migliori dalla dialettica democratica». Lo ha affermato Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale della Toscana e candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, a margine delle celebrazioni della Liberazione di Firenze. "Credo molto - ha proseguito - nel ruolo della Regione: sono convinto che l'ordinamento che la Regione Toscana si è data sul piano della sanità sia stato molto efficace nell'affrontare il coronavirus, che le politiche del Lavoro vedano la regione Toscana punto di riferimento, e ancora la cultura, e l'istruzione. Il 14 settembre ripartiranno le scuole, ci stiamo adoperando e ci dobbiamo adoperare perché tutto possa avvenire la massima sicurezza e la massima efficacia".

"Essere italiani presuppone essere antifascisti, non è una questione di fazione politica, è una questione di identità del nostro Paese. Di tutti noi italiani. Credere nella Repubblica significa credere nei nostri ideali. La comunità che siamo ha le sue fondamenta in questi valori che noi tutti saremo per sempre qui a difenderli". Così il sindaco di Firenze, Dario Nardella, parlando in piazza della Signoria in occasione delle celebrazioni del 76/mo anniversario della liberazione della città. "Il grande giorno per l'Italia - ha aggiunto Nardella - sarà il giorno in cui non si userà più la nostra storia per farsi battaglia, perché tutti noi dobbiamo essere orgogliosi di quello che hanno fatto gli italiani per restituire a tutti noi la libertà e la democrazia".

SUSANNA CECCARDI - "Era molto più difficile essere antifascisti nel 1944 dove si rischiava la vita: non ha senso usare l'antifascismo come slogan elettorale e propagandistico, però è un valore in cui tutti si devono riconoscere". Lo ha affermato Susanna Ceccardi, eurodeputata leghista e candidata del centrodestra alla presidenza della Regione Toscana, parlando a margine delle celebrazioni della Liberazione di Firenze a cui ha preso parte. "È una festa - ha spiegato - una celebrazione che deve unire tutti gli schieramenti politici, e d'altronde tutti gli schieramenti concorrono alla vita politica, secondo la nostra Costituzione repubblicana, rispettando tutti i valori democratici dati anche dalla Liberazione". Ai giornalisti che le chiedevano se la sua presenza alle celebrazioni della Liberazione chiudesse la polemica delle scorse settimane, nata dalle sue dichiarazioni sull'antifascismo, Ceccardi ha detto che "la polemica non l'ho aperta io, l'ha aperta qualcun'altro strumentalmente, e mi auguro veramente che non si faccia più polemica su un tema di questo tipo".

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