L’ex assessore Mattei lascia il partito

Massimo Mattei lascia il Pd. L’ex assessore della giunta Renzi se ne va in polemica con i dem per la composizione delle liste. E lo rende pubblico, dopo averlo comunicato alle segreterie. Il punto è che "non capisco più il partito al quale sono iscritto, che mi ha visto chiedervi il voto soltanto due anni fa e che ho sempre votato". "Si è ricandidato il buon Casini e abbiamo messo l’ottimo Ceccanti in una posizione ineleggibile – dice – Per tacere delle esclusioni della brava Giuditta Pini, di Luca Lotti, di Dario Stefàno in Puglia, della giovane Caterina Biti messa in fondo a una lista quando si ricandida Fassino per la sessantesima volta, e per tacere dell’accordo che garantirà l’elezione di Di Maio sotto le nostre bandiere. Di Maio. No, dico, Di Maio". Mattei aggiunge: "È vero che il pericolo è fuori. E che fare i distinguo davanti alla probabilissima vittoria della destra può essere rischioso. Io non faccio cambi di campo, rimango dalla stessa parte. Ma non si può sempre tacere". Quella di

Mattei, candidato per il Pd alle ultime regionali, non è una scelta di disimpegno. "Dalla politica non esco, mi fermo".

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