"Let’s get digital!", l’arte del futuro

A Palazzo Strozzi una mostra tutta dedicata alle nuove frontiere del digitale con grandi artisti internazionali

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di Olga Mugnaini

Blockchain, metaverso, cripto art, Nft, intelligenza artificiale, smart contract. Sì, il futuro è qui, adesso. Ed è per questo che Palazzo Strozzi invita tutti a “Let’s get digital!“, a diventare digitali, con una mostra dedicata alla rivoluzione dell’arte degli Nft e alle frontiere del digitale.

Così, mentre al primo piano prosegue l’esposizione dedicata a Donatello, lui stesso un grande innovativo, negli spazi del cortile e della Strozzina, esplodono le opere di artisti internazionali come Refik Anadol, Anyma, Daniel Arsham, Beeple, Krista Kim e Andrés Reisinger.

Promossa e organizzata da Palazzo Strozzi e Fondazione Hillary Merkus Recordati e curata da Arturo Galansino e Serena Tabacchi (Direttrice MoCDA, Museo d’arte digitale contemporanea), la mostra è un percorso tra installazioni digitali ed esperienze multimediali create da artisti che esprimono le nuove e poliedriche ricerche della Crypto Art, basata sul successo degli Nft, certificati di autenticità digitali, che stanno ridefinendo i concetti di unicità e valore di un’opera d’arte.

Punto di partenza di "Let’s Get Digital!" è l’installazione site specific nel cortile di Palazzo Strozzi di Refik Anadol (Turchia, 1985) con un’inedita relazione tra architettura digitale e fisica attraverso un’esperienza ipnotica e multisensoriale, un’opera dinamica in cui gli algoritmi dell’intelligenza artificiale creano visioni illusionistiche che sfidano la nostra nozione di realtà. Nelle sale della Strozzina opere e installazioni immersive create dagli artisti coinvolti, tra cui quelle di Beeple (Mike Winkelmann, Usa, 1981), in cui unisce politica, cultura pop e irriverenti riferimenti all’attualità, inseriti in scenari post apocalittici. "Questa mostra si pone come ulteriore tassello di sperimentazione e visione sull’arte del presente e del futuro - spiega Arturo Galansino –, aprendo sempre di più a nuove possibilità di produzione artistica e di rapporto col pubblico". "E’ un progetto che coniuga l’arte con l’universo digitale e la sua inarrestabile evoluzione che entra, sempre più nella nostra quotidianità – sottolinea Andy Bianchedi, presidente Fondazione Hillary Merkus Recordati e membro del Cda di Strozzi – La Fondazione che guido è una piattaforma per sostenere i talenti e favorire ogni forma di creatività contemporanea".

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