L’esame ormai è alle spalle, ma quante emozioni E adesso testa al futuro, inizia una nuova pagina

Abbiamo raccontato l’esperienze dei ragazzi che hanno affrontato la prova di fine superiori

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E’ passato ormai quasi un mese da quando è calato il sipario sulla grande avventura della maturità, tornata con i due scritti e l’orale. Dopo due anni terribili di pandemia si è scelto il ritorno alla normalità. D’altra parte sarebbe stato impensabile riproporre un esame con il solo orale dopo un anno in presenza. L’esame, grazie al peso dei crediti conseguiti nel triennio, ha tenuto conto di un percorso educativo fatto in cinque anni. Dopo gli scritti, all’orale la commissione composta da sei nostri professori e da un presidente esterno ha sottoposto un documento dal quale strutturare dei collegamenti con tutte le materie dei commissari. Nel mio caso mi sono trovato davanti un testo degli “Annales” di Tacito in cui è narrata la morte di Agrippina, madre di Nerone. Così per i collegamenti mi sono mosso su tre filoni principali: la figura della donna, la morte e la violenza. A inglese quindi Emily Dickinson, mentre per storia il rapimento del Presidente DC Aldo Moro e a greco ho pensato a Medea.

Lucrezia Innocenti si è diplomata al Michelangelo, con 100 e lode. "Sinceramente, non me lo aspettavo - confessa -, e sono molto contenta e soddisfatta, soprattutto perché si è trattato di un esame senza sconti. Ho condiviso molto la scelta degli scritti e soprattutto il fatto che la seconda prova fosse data dai professori interni che conoscevano il programma svolto". Giuseppe Brancale (in foto) è invece uno dei diplomati col 100 al Liceo classico Machiavelli. Anche lui molto soddisfatto del suo risultato: "non mi immaginavo un tale riconoscimento, perché è un voto molto significativo, anche se comunque gli scritti erano andati molto bene e l’orale pure, anche grazie ad un po’ di fortuna". Giuseppe pensa già a settembre: "farò l’università scegliendo lingue, perché con il percorso liceale mi sono appassionato molto alla filologia e voglio scoprire lingue come l’arabo e il russo".

Dopo mesi passati a studiare per l’esame, la sensazione che accomuna Lucrezia e Giuseppe e tutti noi “maturati” è quella di libertà. Oltre alla gioia per aver concluso un ciclo di studi e una fase bella della vita, c’è al contempo un po’ di nostalgia e anche un po’ di timore per le nuove avventure che inizieranno a breve. Da ora infatti comincia una nuova pagina. L’importante, mi ripetono in molti, è che anche questa prova sia andata.

Martino Bertocci

liceo classico Machiavelli

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