Legambiente, aria in miglioramento ma ancora criticità

Presentato rapporto annuale 'Mal'aria di città 2020'

Ambiente in Toscana

Ambiente in Toscana

Firenze, 29 gennaio 2020 - La qualità dell'aria in Toscana è in "lieve miglioramento", ma restano alcune criticità: lo sforamento di ozono oltre il limite di legge nell'area di Lucca, della Maremma (Grosseto), di Settignano (Firenze), di Montecerboli (Pisa) e Montale (Pistoia).

Il superamento del Pm10, ovvero le polveri sottili a Capannori (Lucca) e del biossido di azoto nella centralina fiorentina su viale Gramsci. Sono questi i dati che emergono dal dossier annuale sull'inquinamento atmosferico 'Mal'aria di città 2020' di Legambiente Toscana. Il presidente Fausto Ferruzza ha spiegato che "la situazione in via generale è in leggero miglioramento, leggero ma costante miglioramento. Ci sono però delle situazioni di criticità diffuse nella regione per quanto attiene l'inquinante ozono" e poi "ci sono due situazioni più puntuali di criticità storica acclarate, anch'esse in leggero e costante miglioramento, ma ancora critiche".

Secondo Ferruzza "servono tante soluzioni e integrate. Non ci dobbiamo concentrare soltanto su un settore. I tre grandi campi di intervento sono ovviamente gli stili di vita dei cittadini, attaccare la qualità del nostro traffico veicolare che è insostenibile e ovviamente inaugurare la stagione del ferro", il secondo è "il tema della climatizzazione domestica, perché le caldaie a gasolio non sono più ammissibili" e infine "il settore produttivo, l'industria si deve qualificare anche nei quadri emissivi e anche l'agricoltura per la produzione stratosferica di metano".

Per Marcello Mossa Verre, direttore generale di Arpat, "le azioni intraprese in questi anni sono servite a qualcosa perché c'è un trend in miglioramento lieve, però bisogna continuare a lavorare per ridurre le sorgenti di inquinamento".

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