"Le figlie sono sconvolte dall’arresto di Elona" "Un altro grande dolore, ora tutta la verità"

Le parole dell’avvocato Cristina Masetti, legale di Dorina e Vittoria. Il sindaco di Castelfiorentino: "Questa famiglia ha diritto a un po’ di pace"

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di Irene Puccioni

CASTELFIORENTINO

"Sono sconvolte". L’avvocato Cristina Masetti fa schermo, nel giorno in cui la verità sembra più vicina. Ma è una verità che fa male. Molto male a Dorina e Vittoria, le figlie dei coniugi uccisi e fatti a pezzi da una persona di cui, nonostante rapporti non sempre idilliaci, non se l’aspettavano proprio.

Ma la notizia non ha gelato soltanto i Pasho, o i parenti di Teuta. Castelfiorentino è sotto choc.

"Quando i contorni della vicenda saranno più chiari cercherò di mettermi in contatto con Dorina. Adesso mi auguro soltanto che le indagini arrivino presto a scoprire tutta la verità e che la famiglia Pasho trovi finalmente un po’ di pace", dice il Alessio Falorni, sindaco del paese che ha seguito fin dall’inizio il ‘giallo’ dei due coniugi albanesi, che per molti anni avevano fatto parte della comunità castellana.

Dopo che i loro corpi, fatti a pezzi, sono stati ritrovati in quattro valigie in un campo a ridosso della recinzione del carcere fiorentino di Sollicciano, lungo la superstrada Fi-Pi-Li, l’attenzione dei media si era di nuovo rivolta sulla cittadina valdelsana, dove nel 2015 erano arrivate anche le telecamere della trasmissione "Chi l’ha visto", chiamate proprio da Dorina, una dei tre figli della coppia di cui si erano perse le tracce ormai da diverso tempo.

Con l’arresto, ieri mattina, dell’ex fidanzata di Taulant Pasho, figlio della coppia dei coniugi uccisi, non è ancora stata messa la parola fine al tragico duplice delitto, ma almeno c’è una svolta. Elona Kalesha, 36 anni albanese pregiudicata, è accusata di omicidio, occultamento e vilipendio dei cadaveri dei due coniugi.

Ma gli inquirenti sono convinti che la donna non abbia potuto fare tutto da sola. Secondo alcune indiscrezioni, pare anche che la donna arrestata a Firenze nell’appartamento di via Felice Fontana che aveva preso in affitto, avesse abitato per un po’ di tempo in Valdelsa, forse proprio a Castelfiorentino dove la famiglia Pasho ha ancora molti legami. I genitori di Elona abitano a Empoli.

"Non conoscevo direttamente i due coniugi Pasho – riprende il sindaco di Castelfiorentino –. Ma ho seguito la vicenda della loro sparizione quando la figlia Dorina, nel 2015, si era mossa autonomamente per cercare di ritrovarli contattando la redazione della trasmissione televisiva di Rai 3 ’Chi l’ha visto’. Lei è rimasta a Castelfiorentino e suo figlio, Samuele, che è davvero un bravo ragazzo, ho avuto modo di vederlo impegnato con la nostra protezione civile. Quello che è accaduto – prosegue ancora Falorni – è assolutamente sconcertante. Speriamo che le indagini portino a scoprire tutti i colpevoli di questa tragica vicenda, assicurandoli finalmente alla giustizia".

La figlia Dorina, dopo essere stata sentita a lungo dal sostituto procuratore Ornella Galeotti in caserma a Firenze, in borgo Ognissanti, dove si trova la Compagnia dei carabinieri del capoluogo, insieme alla sorella Vittoria, da allora si è chiusa nel massimo riserbo. Le finestre del suo appartamento, nella frazione di Madonna della Tosse, non si sono più aperte da quando le valigie ritrovate lungo la Fi-Pi-Li hanno rivelato il segreto più atroce. L’auto della donna parcheggiata davanti al portone d’ingresso conferma la sua presenza in casa.

Ma lei al citofono si nega: "Qui non c’è nessuna Dorina, se siete dei giornalisti andate a cercarla da un’altra parte".

Tutto intorno è deserto, solo qualche macchina in transito che passa veloce davanti alla casa, senza neppure immaginare che lì, a distanza di pochi metri, è forse rinchiusa la soluzione del delitto più atgrdoce che questa zona abbia mai visto da diversi decenni a questa parte.

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