Le botte ai poliziotti, l’ultimo limite superato Risse filmate e vandalismi: emergenza notte

Dalle scazzottate sui lungarni in diretta su Instagram alle bravate della baby gang del Campo di Marte fino allo spaccio diffuso. Negli ultimi mesi le cronache riportano un fenomeno dilagante: giovanissimi senza freni spadroneggiano in diversi quartieri

di Emanuele Baldi

Di muscolarità esibite, adrenalina di branco e piccole arroganze assortite. Di cazzotti e sfregi, di cocci di vetro e calci in faccia ne è piena la cronaca degli ultimi mesi fiorentini. Tempi balordi – cialtroni e distratti – figli freschi dei lockdown, nipoti giovani di un mondo digitale che scombussola gli orizzonti e disegna scenari nuovi. Inquietanti.

Un esempio? Tra i ragazzi fiorentini spopola un passatempo perverso: far scoppiare risse fulminee – motivazioni non pervenute – e far di queste dirette su Instagram a caccia di tifo, like, cuori e insomma popolarità 4.0. Qualcuno spiega così le botte puntuali – praticamente ogni sera – di quest’estate sui lungarni a Bellariva, in piazza Ferrucci e nella zona delle Rampe. Un fenomeno archiviato con la riaperture delle scuole e i primi freddi che hanno chirurgicamentre calmato i bollenti spiriti.

Ma la violenza cieca dei ragazzini non si attenua con l’autunno. Cova casomai, si spalma, cerca nuove vie di fuga. E succede così che le trova di schianto un venerdì sera, in via de’Pucci, pieno centro storico. Un’aggressione del branco alla polizia, roba inimmaginabile solo fino ad alcuni fa, tempi in cui certo in strada di notte non c’erano stinchi di santo ma anche tempi in cui nessuno si sarebbe mai sognato di ribellarsi, figuriamoci di attaccare, le forze dell’ordine.

Un episodio, quello dell’altra sera, che è spia di qualcosa di grave per davvero, l’assenza totale di ordine, di rispetto per gli altri (ricordate l’ottantenne sbatacchiato in auto sul lungarno della Zecca da un manipolo di ventenni la notte dell’Italia campione d’Europa?).

Che certi brandelli di città, in certe ore, siano governati da balordi non è un mistero. Ma è difficile dar loro un volto, impossibile inquadrare quello che più che un ’esercito’, è un fenomeno culturale, una deriva sociale.

Scorrendo le cronache degli ultimi mesi troviamo di tutto, anche in zone storicamente signorili e tranquille. Come il Campo di Marte, ad esempio. Qui da tempo ’opera’ una baby-gang che ne ha fatte di tutti i colori, dal pestaggio di un pendolare sul cavalcavia di via Mannelli, all’estorsione nei confronti di due bambinetti vicino allo skate park, dalle risse feroci nei giardini del viale Malta, al rogo del distributore di acqua potabile dietro la curva Fiesole.

Nella vicina Coverciano si segnalano notti a tutto volume nei giardini di via Salvi Cristiani e vetri spaccati una notte sì e l’altra pure nelle strade interne. Novoli è nei guai veri. La prostituzione dilaga, così come lo spaccio e le scazzottate tra bande rivali per i pattugliamenti dei marciapiedi.

E il centro storico? Capitolo (anzi capitoli) a parte. L’area di Santa Maria Novella si trascina dietro i problemi di una vita. La centrale dello spaccio cittadino è qui – e qui resta al netto di ogni interevento deterrente – quando non si sposta verso piazzale Vittorio Veneto. Qui i furti di bici, qui i taglieggiamenti, qui gli sguardi torvi dalle nove di sera in poi.

In Oltrarno la violenza non c’è mai stata, da queste parti semmai il problema sono i decibel delle notti senza regole in Santo Spirito (fenomeno però che va a braccetto da sempre con i mesi più caldi dell’anno).

E poi c’è la nuova malamovida, quella che insiste nelle retrovie di piazza della Repubblica, tra via Pellicceria e piazza Davanzati. Location e frequentazioni sono a colpo d’occhio abbastanza ’up’, quindi si direbbe meno avvezze a cercare guai. Ma è qui che sono successi i peggiori nei mesi addietro.

Ricordate i roghi dei motorini vicino alla discoteca Yab? O la ragazzina con la maglietta di Che Guevara aggredita da alcuni ragazzi? O ancora la rissa che scoppiò verso via de’Vecchietti? C’è un gruppone che fa scorribande nel salotto buono della città. Da un pezzo. Difficile definirne volti e nomi. Qualcuno potrebbe essere coinvolto nell’aggressione alla polizia dell’altra sera? Difficile dirlo. Certo è che i ’territori d’azione’ sembrano essere davvero molto vicini.

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