Nuovi cantieri per la tramvia, quelli che stanno già creando disagi per il traffico sui viali di circonvallazione, per il 20 febbraio è attesa una nuova rivoluzione e l’assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti incassa, per ora, dieci giorni di anticipo sul cronoprogramma annunciato.  Assessore, che succede dal 20 febbraio? "Per noi è una data importante perché termina il cantiere sul marciapiede lato edifici e attività commerciali in piazza San Marco. Mercoledì abbiamo già avuto una riunione in piazza con tutti gli operatori coinvolti spiegando l’ultima fase di lavori che sarà particolarmente complicata per loro. Ma dal 20 tutto il marciapiede sarà restituito alle attività economiche che potranno quindi ripartire senza disagi. Esserci riusciti con una decina di giorni di anticipo è motivo di una non banale soddisfazione". Il Caffè San Marco intanto ha chiuso? "Ha già annunciato che riaprirà all’inizio di marzo, la sua chiusura in questi giorni rende più facile l’esecuzione dei lavori, quando riaprirà ci sarà il nuovo marciapiede".  Ma ci sono novità anche per il lato Basilica? "Sì, completeremo anche quel marciapiede e sarà più facile arrivare alla basilica".  Il cantiere però si sposta. "La tramvia, lo abbiamo sempre detto, si porta dietro anche il rifacimento di strade e piazze. Rifaremo la pavimentazione centrale, il giardino. Sarà un restyling completo". In via Cavour cosa succede? "Sempre per il 20 febbraio sarà completato, anche con i binari, il tratto da piazza San Marco a via Micheli a parte alcuni particolari che rivedremo in fasi successive. Quindici giorni dopo, il 5 marzo, partiranno i lavori da via Micheli a piazza della Libertà. Dovrebbero durare tre mesi. A giugno tutta via Cavour sarà completata e potremo riaprirla al traffico con l’assetto definitivo di una corsia per le auto".  E in questi tre mesi? "Si può già arrivare in piazza San Marco utilizzando via La Marmora e La Pira". Qui i cantieri quando arriveranno? "A giugno, quando potremo utilizzare Cavour per l’ingresso in piazza San Marco".  Ci sono altre novità?  "Sempre intorno al 20, forse già il 18, si allunga il cantiere su viale Lavagnini. Non arriverà più solo fino a via Poliziano, ma fino a Strozzi".  L’attraversamento da Poliziano a via Santa Caterina d’Alessandria resta? "Quello è sempre garantito. Sull’intersezione interverremo in un secondo momento". I tempi? "I lavori su viale Lavagnini sono molto più lunghi. Dobbiamo prima spostare i sottoservizi e poi riportare il cantiere al centro del viale per montare i binari. Nel frattempo manteniamo due corsie per senso di marcia".  Preoccupato? "Per ora le lavorazioni sono nei tempi. Completate Cavour e San Marco, mancano La Pira e La Marmora e piazza della Libertà. I lavori sono partiti a settembre del 22 e vogliamo completarli a febbraio del 2024, quindi abbiamo un anno di tempo".  Finora come è andata?  "Inizio un po rallentato con tutta una serie di problemi. Ora il meccanismo si è velocizzato anche dal punto di vista tecnico. Serve uno sforzo in più, ma sono ottimista".  E il traffico? "Il cantiere più impattante è Lavagnini e continuerà ad esserlo. Sarà ancora più complicato quando attraverseremo Matteotti... ci siamo già passati con i lavori per il tubone".  Paola Fichera

Cronaca

Nuovi cantieri per la tramvia, quelli che stanno già creando disagi per il traffico sui viali di circonvallazione, per il 20 febbraio è attesa una nuova rivoluzione e l’assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti incassa, per ora, dieci giorni di anticipo sul cronoprogramma annunciato. 
Assessore, che succede dal 20 febbraio?
"Per noi è una data importante perché termina il cantiere sul marciapiede lato edifici e attività commerciali in piazza San Marco. Mercoledì abbiamo già avuto una riunione in piazza con tutti gli operatori coinvolti spiegando l’ultima fase di lavori che sarà particolarmente complicata per loro. Ma dal 20 tutto il marciapiede sarà restituito alle attività economiche che potranno quindi ripartire senza disagi. Esserci riusciti con una decina di giorni di anticipo è motivo di una non banale soddisfazione".
Il Caffè San Marco intanto ha chiuso?
"Ha già annunciato che riaprirà all’inizio di marzo, la sua chiusura in questi giorni rende più facile l’esecuzione dei lavori, quando riaprirà ci sarà il nuovo marciapiede". 
Ma ci sono novità anche per il lato Basilica?
"Sì, completeremo anche quel marciapiede e sarà più facile arrivare alla basilica". 
Il cantiere però si sposta.
"La tramvia, lo abbiamo sempre detto, si porta dietro anche il rifacimento di strade e piazze. Rifaremo la pavimentazione centrale, il giardino. Sarà un restyling completo".
In via Cavour cosa succede? "Sempre per il 20 febbraio sarà completato, anche con i binari, il tratto da piazza San Marco a via Micheli a parte alcuni particolari che rivedremo in fasi successive. Quindici giorni dopo, il 5 marzo, partiranno i lavori da via Micheli a piazza della Libertà. Dovrebbero durare tre mesi. A giugno tutta via Cavour sarà completata e potremo riaprirla al traffico con l’assetto definitivo di una corsia per le auto". 
E in questi tre mesi?
"Si può già arrivare in piazza San Marco utilizzando via La Marmora e La Pira".
Qui i cantieri quando arriveranno?
"A giugno, quando potremo utilizzare Cavour per l’ingresso in piazza San Marco". 
Ci sono altre novità? 
"Sempre intorno al 20, forse già il 18, si allunga il cantiere su viale Lavagnini. Non arriverà più solo fino a via Poliziano, ma fino a Strozzi". 
L’attraversamento da Poliziano a via Santa Caterina d’Alessandria resta?
"Quello è sempre garantito. Sull’intersezione interverremo in un secondo momento".
I tempi?
"I lavori su viale Lavagnini sono molto più lunghi. Dobbiamo prima spostare i sottoservizi e poi riportare il cantiere al centro del viale per montare i binari. Nel frattempo manteniamo due corsie per senso di marcia". 
Preoccupato?
"Per ora le lavorazioni sono nei tempi. Completate Cavour e San Marco, mancano La Pira e La Marmora e piazza della Libertà. I lavori sono partiti a settembre del 22 e vogliamo completarli a febbraio del 2024, quindi abbiamo un anno di tempo". 
Finora come è andata? 
"Inizio un po rallentato con tutta una serie di problemi. Ora il meccanismo si è velocizzato anche dal punto di vista tecnico. Serve uno sforzo in più, ma sono ottimista". 
E il traffico?
"Il cantiere più impattante è Lavagnini e continuerà ad esserlo. Sarà ancora più complicato quando attraverseremo Matteotti... ci siamo già passati con i lavori per il tubone". 
Paola Fichera

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