Lavori al Michelangiolo Genitori in rivolta per il trasferimento

"Il patto di corresponsabilità scuola-famiglia è stato violato. Il trasferimento di due sezioni, vale a dire dieci classi, è da escludere, ancora di più dopo i due anni difficili che i ragazzi hanno dovuto affrontare tra pandemia e Dad. Per questo chiediamo alla dirigenza di effettuare il censimento tecnico di tutti gli spazi esistenti all’interno della scuola. Attendiamo un riscontro positivo: in caso contrario saremo costretti a valutare il trasferimento dei nostri figli in altri istituti". La presa di posizione del comitato genitori della scuola Michelangiolo è dura e la lettera è stata inviata, tra gli altri, al preside del Michelangiolo Gilda Tortora, al presidente della Regione Eugenio Giani e al sindaco Dario Nardella. L’oggetto del contendere è rappresentato dai "lavori a una porzione di tetto che dovrebbero durare 510 giorni" e dalla conseguente proposta della MetroCittà di "far traslocare gli alunni in due istituti, entrambi decentrati rispetto alla sede principale, uno in via Chiantigiana e uno in via dell’Erta Canina". E non è tutto: "Sempre per vie ufficiose – fa sapere il comitato – siamo venuti a conoscenza che anche nella vicina scuola Cairoli, che da anni ha ceduto l’ultimo piano della sua sede in uso al nostro liceo, sono previsti lavori che prevedono l’impiego dei fondi Pnrr e per questo motivo non rimandabili. Ci risulta alquanto difficile credere che due enti pubblici, Comune e MetroCittà, non si siano potuti accordare e coordinare per limitare i disagi".

Niccolò Gramigni

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