Lavoro e tenacia, Larissa da record. "All'aperto può fare oltre 7 metri" / VIDEO

Il papà Gianni Iapichino e il tecnico Gianni Cecconi dopo l'exploit del 6,91, nuovo primato mondiale Under 20: "Programmi? Prenderà il motorino e andrà a scuola"

L'esultanza di Larissa Iapichino, del babbo Gianni e del tecnico Cecconi (Colombo)

L'esultanza di Larissa Iapichino, del babbo Gianni e del tecnico Cecconi (Colombo)

Con il suo 6,91 ai campionati italiani assoluti indoor di Ancona, sabato pomeriggio Larissa Iapichino è entrata nella storia del salto in lungo. Ha eguagliato il record italiano Under 20 (detenuto dalla madre Fiona May) ha centrato il pass per partecipare alle Olimpiadi di Tokyo (il minimo è 6,82), ha realizzato la miglior prestazione mondiale stagionale e, soprattutto, ha conquistato il primato mondiale Under 20 indoor, battendo quello stabilito da una leggenda dell’atletica come la tedesca Heike Drechsler (allora ancora solo con il cognome da ragazza: Daute) che saltò 6,88 nel 1983.

Firenze, 22 febbraio 2021 - La situazione dopo la grande impresa di Larissa Iapichino è questa: lei incredula («babbo, ma davvero ho fatto il record del mondo?», chiede a papà Gianni), il suo allenatore Gianni Cecconi senza voce e ancora non del tutto ripresosi dalla gioia di vedere sul display della pedana quel numero: 6.91, proprio come mamma Fiona, meglio di un mito come Drechsler

«Due settimane fa mi aspettavo 15 centimetri in meno del 6,75 che poi ha fatto – dice Cecconi stremato dall’emozione – stavolta mi aspettavo facesse almeno il primato personale (all’aperto ha saltato 6,80, ndr), arrivasse al minimo olimpico di 6,82. Però nei giorni scorsi le ho fatto una battuta: visto che ci sei allungati un pochino e fai il record del mondo. Scherzi a parte, mi aspettavo una grande gara, ma un conto è aspettarsela e un conto è vedere quella misura scritta...».

Se il Gianni allenatore è ancora sotto choc, il Gianni babbo è gongolante. «Sinceramente dopo la gara di due settimane fa era nell’aria che potesse fare qualcosa in più, poi farlo in gara non è matematico. Dopo il primo salto che ha fatto, ho pensato che davvero potevamo aspettarci di tutto. Ha spinto parecchio, arrivando molto vicina e accorciando il passo e ha messo il piede lì facendo 6,68». In effetti, quel “di tutto“ si è verificato e per babbo Gianni è stata «una gioia immensa». 

Adesso, Larissa ha nel mirino gli europei assoluti indoor di Torun, in Polonia (4-7 marzo), ma è ovvio che il grande appuntamento è quello olimpico.  «Adesso ricominciamo tutto come prima, da lunedì (oggi, ndr) torniamo alla normalità, seguiamo il nostro programma», dice il suo allenatore. «Prenderà il motorino e andrà a scuola come sempre», sottolinea il babbo. Abituata sin da piccola alle pressioni per i suoi strepitosi risultati in crescendo, Larissa attraversa un buon momento psicofisico, con la capacità di restare fredda in pedana. «Quello che le manca è l’esperienza internazionale, agli Europei andremo a cercare soprattutto quella», dice Cecconi che ha un ruolo fondamentale nella crescita di questo talento sia dal punto di vista tecnico che psicologico.

Ora, certo, arriva il difficile, ma Larissa (superata la fase dell’incredulità) ha tutte le doti per stupire ancora. La diciottenne fiorentina delle Fiamme Gialle affronterà le Olimpiadi nella consapevolezza che replicando a Tokyo le misure ottenute fin qui potrebbe togliersi grandi soddisfazioni anche vedendo le statistiche degli ultimi appuntamenti a livello mondiale. Ma quanto può valere quest’anno Larissa? «Difficile dirlo, ma probabilmente può fare più di 7 metri» dice Cecconi. «Nella stagione in cui Drechsler saltò 6,88 indoor– chiosa babbo Gianni – all’aperto fece 7,14. Poi non è detto che Larissa faccia lo stesso, ma...».  

Il video dell'impresa di Larissa Iapichino (Video Fidal /Atletica Italiana Tv)

 

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro