Ladri acrobati, colpo grosso in officina

Sfondano tetto e solaio e si calano alla Bt Car: migliaia di euro tra computer per le diagnosi dei mezzi e incasso

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Hanno sfondato il tetto e si sono calati dentro il capannone dal tetto per rubare le attrezzature tecniche e svuotare il registratore di cassa: non è la trama di un film d’azione ma la dinamica dell’ultimo furto avvenuto a Scandicci, stavolta ai danni della Bt Car, officina Fiat e Nissan in zona industriale. L’altra notte i ladri, dopo essersi aperti due passaggi nel solaio con degli attrezzi, si sono introdotti nell’officina di via Pisana allontanandosi indisturbati con la refurtiva.

Il proprietario si era trattenuto al lavoro fino ad oltre le 22. Un’ora e mezza dopo una notifica sul telefonino l’allerta: qualcuno è entrato nella sua officina. Inutile il tempestivo arrivo delle forze dell’ordine, che hanno poi raccolto la denuncia: i malviventi avevano già fatto perdere le loro tracce.

"Sono professionisti, che in nemmeno 5 minuti hanno sfondato tetto e sottotetto portando a termine il colpo", afferma Marco Righini, il titolare dell’attività.

I danni, tra refurtiva e riparazioni raggiungono una cifra superiore ai diecimila euro: infatti mancano all’appello alcune attrezzature specifiche, tra cui i due computer utilizzati per le diagnosi che sono di valore elevato. Poi sono sparite le chiavi di alcuni automezzi parcheggiati dentor l’officina, ed è stata vuotata anche la cassa, che conteneva oltre duemila euro, corrispondenti all’incasso di un’intera settimana di lavoro.

I ladri, secondo Righini, sembrerebbero aver effettuato in precedenza un sopralluogo: "Sapevano perfettamente come muoversi perché hanno accuratamente evitato di essere ripresi dalle telecamere", fa notare subito dopo aver visionato la registrazione. Marco è convinto che i malviventi fossero almeno due. Dalle immagini infatti, si riesce a notare soltanto un riflesso di alcuni fari, probabilmente del mezzo utilizzato per raggiungere il capannone e poi anche per fuggire.

Per la Bt Car è il primo furto, ma nei zona industriale queste situazioni, per gli onesti imprenditori, non sono una novità. Come non lo sono per chi vive o lavora e ha attività in pieno centro. Sempre di più, sempre più spesso.

Gabriele Manfrin

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