La voce del ladro che chiede aiuto E’ allarme furti

Si moltiplicano i colpi a danno dei negozianti "Da me due volte in venti giorni, ecco le immagini"

Migration

di Fabrizio Morviducci

"Dammi una mano, dammi una mano". La voce del ladro che aveva appena forzato la porta d’ingresso del negozio ‘Pausa Caffè’ di via Turri angolo via Foscolo è chiaramente udibile. Si rivolgeva al complice che era fuori a fare da palo. Il colpo è andato in scena nella notte tra venerdì e sabato intorno all’una. E’ la seconda ‘visita’ che il proprietario, Tiziano Tizzanini subisce in meno di 20 giorni. La prima volta era sempre venerdì ma 30 dicembre, l’ora la stessa, le una di notte. Stavolta i malviventi hanno forzato la porta d’ingresso; non appena aperto il varco uno di loro si è precipitato all’interno e da dietro il bancone nascondendosi alle telecamere ha provato a rubare quello che c’era. "Sono scoraggiato – ha detto il titolare del negozio, Tiziano Tizzanini – subire due furti in meno di 20 giorni fiacca la voglia di un commerciante di continuare a fare impresa". Dopo la prima volta il titolare del negozio aveva preso provvedimenti, ovviamente niente fondo cassa, e niente di prezioso. E così stavolta i ladri hanno portato via poco, solo un cellulare. Hanno comunque tentato di aprire la cassa, ma non sono riusciti. Di certo però ci sono i danni, la porta d’ingresso scassinata, e la disfatta per il titolare, di aver subito due irruzioni in un lasso di tempo così ristretto.

Ieri Tiziano Tizzanini è andato dai carabinieri e ha denunciato il furto. I militari hanno avviato le indagini, e la sensazione è che potrebbe essere la stessa persona della prima volta. "A vedere il video delle telecamere di sorveglianza – racconta il titolare – viene ancora più rabbia. Sono le una di notte, si vedono le macchine passare lungo via Turri. E i due incuranti di questo passaggio che portano avanti il loro disegno criminoso". Secondo il racconto del titolare nei frame si vede e si sente la porta che cede di schianto. A quel punto uno dei due entra correndo per non farsi riprendere e comincia a ‘lavorare’. In un tempo che sembra infinito, prova a rubare il rubabile. L’altro fa da palo. Ma la situazione si fa concitata perché il ladro all’interno non riesce e allora chiede aiuto. "Vieni qua, dammi una mano – dice il proprietario del negozio – il ladro si rivolge all’altro con queste parole. L’accento è quasi toscano. Chiaro. I due sembravano molto giovani. Non sono stato il solo, ieri sono entrati anche nell’agenzia immobiliare qui accanto e nel negozio di giocattoli. Non è più possibile. Davvero. Non è proprio possibile".

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro