La vittoria della bellezza "Che partenza mozzafiato da piazzale Michelangelo"

Il direttore Prudhomme: "Nardella mi ha convinto inviandomi una foto della città vuota". Percorso di 190 chilometri fino a Rimini passando dal Mugello e dal Valico dei tre faggi. .

La battaglia politica e diplomatica per conquistare la Grand Depart è partita nel marzo del 2020, in piena pandemia. A raccontarlo è il direttore generale del Tour de France, Christian Prudhomme. "In quei giorni ho ricevuto dal sindaco Nardella un messaggio con una foto di Firenze e sotto c’era scritto ‘Firenze così bella, così deserta. Quando la pandemia sarà passata, sogno ancora il tour de France’". Così, con la sua disarmante bellezza, Firenze si è aggiudicata la Grand Boucle.

Ieri la presentazione ufficiale in Palazzo Vecchio con la partenza finalmente fissata alla fine di giugno del 2024. Da definire ancora gli ultimi dettagli della tappa fiorentina che sarà preceduta dalla ambitissima passerella della vigilia con ogni probabilità fra piazza Signoria e il piazzale degli Uffizi. La partenza ufficiale è stata finora annunciata da piazzale Michelangelo, ma alla domanda specifica se la tappa inaugurale fiorentina partirà proprio da lì il sindaco Dario Nardella ha risposto: "Il percorso dei primi chilometri è una passerella nella quale faremo vedere il meglio della città, certamente saliremo anche un po’ su per poter avere uno sguardo mozzafiato su Firenze". Non è quindi ancora del tutto esclusa una doppia partenza, come già accaduto in altre corse: prima dal centro storico fiorentino, magari dalla stessa piazza della Signoria per mostrare attraverso le riprese tv la parte più bella della città, e poi dal piazzale Michelangelo per inquadrare dall’alto uno dei più bei panorami con l’Arno e i sette ponti che incantano i visitatori. Dalle bellezze dal Rinascimento quindi partiranno i 205 chilometri che costituiscono il cuore della prima tappa del tour che conterà sette salite e 4.000 metri di dislivello sul percorso che impegnerà da subito gli atleti. Primo passaggio importante a Ponte a Ema, il paese di Gino Bartali, il Tour de France sfiorerà la sua casa e il museo chei rende omaggio al campione sportivo e al Giusto fra le Nazioni. Poi direzione Mugello, attraversando le strade di Pontassieve, Dicomano e San Godenzo. Si inizierà a salire verso il Valico dei tre Faggi con 10 chilometri di salita al 5% .

La prima parte è quella del tanto famoso quanto insidioso valico del Muraglione. E qui si raggiunge il bivio dove il tour lascerà la Toscana con l’ultimo omaggio al ’leone del Mugello’ Gastone Nencini. Arrivo della tappa previsto a Rimini. La seconda tappa, che ricorderà Marco Pantani, scatterà da Cesenatico e finirà in centro a Bologna dopo aver scalato per due volte il San Luca. In tutto, quattro tappe italiane. Poi si svalicherà in Francia.

Paola Fichera

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