La politica si ricordi delle carceri

Enzo

Brogi *

So quello che direte: il Paese ha bisogno di sicurezza, di giustizia e di lavoro, dobbiamo occuparci dell’ambiente, del caro vita, della sanità, dell’energia, della scuola, altro che delle carceri! Tuttavia è solo di qualche giorno la denuncia di una situazione insostenibile del carcere di Sollicciano. Invasione di cimici e insetti, celle senza luce, inattività, maltrattamenti e così via. Sollicciano una delle tante emergenze. Medesimi problemi in molte altre galere del nostro Paese. Siamo pessimi nelle classifiche europee per sovraffollamento, alta presenza di detenuti in attesa di giudizio, enormi le cifre che lo Stato esborsa per risarcire le ingiuste detenzioni, insopportabile presenza di persone detenute per l’eccessiva repressività della legislazione sulle droghe. Su tutto questo poi va aggiunto la mancanza di personale, soprattutto nei ruoli sanitari, sociali e psicologici. Ma i problemi sono altri, continuate a sostenere voi, e i ladri e gli assassini devono “marcire in galera”. Ma se continuiamo a trattarli così, in spregio anche alla nostra Costituzione, che prevede la pena ma prevederebbe pure la rieducazione e riabilitazione, avete pensato a quali saranno le conseguenze? Immaginate, con il caldo di questi giorni, tre, quattro detenuti chiusi per l’intera giornata in pochi metri quadrati, senza fare nulla. Persone di età, reati, etnie diverse. Tutti assieme disperatamente. E così i tanti in attesa di giudizio, i tossici che dovrebbero stare in comunità, la popolazione straniera che potrebbe tornare al loro paese. Ecco la situazione, drammatica, vero? E allora sappiate che quelli che riusciranno a uscire, potrebbero essere, date le condizioni, cause e pretesto, persino peggiori di come erano prima di entrare in quell’inferno indegno che sono le nostre carceri. Ecco, riflettiamo davvero su cosa voglia dire civiltà e sicurezza. In questa campagna elettorale io vorrei ascoltare anche qualcuno che si interessasse delle carceri, di chi le popola e delle loro famiglie. Per il bene comune.

* Presidente Corecomdella Toscana

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