La maxi rissa per una vendetta tra baby gang

L’appuntamento sui social per il regolamento di conti fra ragazzi di Rifredi e Cure. Diciassette denunciati, solo uno maggiorenne

La maxi rissa fra ragazzini

La maxi rissa fra ragazzini

di Stefano Brogioni

Le Cure contro Rifredi. Il derby della violenza si disputa dalle parti della stazione di San Marco Vecchio, nel tardo pomeriggio del 25 aprile. A interrompere la rissa, alla quale hanno partecipato non meno di quindici ragazzi, sono state le volanti della polizia.

Ora tutto – il risultato di identificazioni e accertamenti effettuati nell’immediatezza degli interventi della polizia – sarà trasmesso alla procura dei minorenni. Il più “adulto” tra gli identificati, è nata nel 2002. Il più piccolo, nel 2007.

Ma lo scontro fra i due gruppi, fatto di pedate, pugni e colpi di casco (nessuno è stato comunque refertato), ha un suo antefatto. Su cui gli inquirenti stanno ancora lavorando. Risale alla notte precedente, quando due ragazzi della gang di Rifredi avrebbero avuto da ridire con alcuni coetanei dell’altro quartiere. Ad avere la peggio, sarebbero stati proprio quelli di Rifredi.

L’affronto patito tuttavia, evidentemente, aveva bisogno di una sua vendetta, o almeno così hanno ritenuto i ragazzi coinvolti nello scontro di sabato sera. Così, probabilmente a suon di post e storie sui social, è stato concordato l’appuntamento per la resa dei conti.

Alle Cure, appunto. Tra San Marco Vecchio e via Sercambi, dalle parti della nuova Coop (chiusa come in occasione di ogni festa della Liberazione) i residenti che poi hanno avvertito la polizia hanno assistito a scene da cavalleria rusticana. E, nella concitazione del duello, visto spuntare anche alcune “armi”.

Forse si riferivano a un coltellino e a un cacciavite, che in effetti i poliziotti hanno successivamente trovato addosso ad altri due ragazzi, uno dei quali maggiorenne, che sono stati a loro volta denunciati per il porto abusivo di oggetti atti ad offendere.

Il bilancio è di diciassette denunciati – di cui quindici per rissa, tutti under 18 – ma gli inquirenti non escludono che al regolamento della questione possa aver partecipato anche qualcun altro, riuscito a dileguarsi prima dell’arrivo della polizia. Che alle Cure è giunta in forze: cinque volanti.

Un episodio grave. Gravissimo. Che cristallizza sotto le finestre di un rione residenziale e tranquillo, lontano dagli eccessi della movida ma non distante da certi agguati da ultrà, cosa sia davvero l’allarme “baby gang” di cui sono piene le cronache. Prepotenza e violenza facile, un mix di bullismo e delinquenza, che si concretizza sovente nelle strade del centro storico oppure in periferia. C’è la volontà di prevalere, ma anche l’inclinazione a compiere reati. Come nel caso delle rapine. Anche solo le cuffiette “airpods” possono scatenare la cattiveria gratuita della baby gang.

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