Firenze, la ’liberazione’ di chi vota a destra. "Per anni offesi e isolati in città"

Il racconto di alcuni elettori fiorentini che dopo il successo della Meloni dicono di sentirsi meno soli. Lo sfogo di una commerciante: "Dopo un mio post su Facebook i clienti smisero di venire in negozio"

Scrutinio in un seggio

Scrutinio in un seggio

Firenze, 28 settembre 2022 - «Io negli anni ho perso clienti, sono stata minacciata e messa da parte. Non ho mai avuto paura a esprimere le mie idee e oggi, più che mai, mi sento meno sola e ho scoperto di essere circondata da tante persone che la pensano come me". Francesca Lorenzi, che per anni ha gestito un’attività in San Jacopino, racconta senza timore cosa è significato per lei dire "voto a destra".

«Da un giorno all’altro ho perso clienti – dice -, persone che dopo aver letto un mio post su Facebook, hanno smesso di venire a fare acquisti nel mio negozio. Quando poi ho cambiato lavoro e mi sono trasferita a Grassina sono stata addirittura minacciata". Francesca, poche settimane dopo il trasloco, ha trovato nella cassetta della posta un biglietto carico d’odio.

«Non ho avuto paura , è chiaro che chi vuole farlo, lo fa senza dirlo. Però è assurdo. Una sensazione che condividono tantissime persone che da domenica si sentono meno sole".

La vittoria del partito di Giorgia Meloni rappresenta, infatti, una svolta storica per la regione rossa. Basta fare un giro in città per rendersene conto. In via di Borgo San Lorenzo, Massimiliano Godi, immobiliare e titolare di un negozio di abbigliamento, senza esitazione dice: "Ognuno è libero di esprimersi. Conosco tante persone che, specie in passato, avevano quasi timore a dire per chi votavano. Un amico artista si è visto anche chiudere le porte del teatro in cui voleva esibirsi per motivi politici. Da qualche anno la situazione è migliorata e, con questa svolta, sto vedendo sempre più persone esprimere a testa alta le proprie preferenze".

Dal vinaio Ester Consuelo, un’abitante storica del quartiere di San Lorenzo, senza problemi dice "Io ho votato per la Meloni". "Fino alla settimana scorsa in tanti ci avrebbero pensato due volte prima di dirlo così apertamente" aggiunge Sandro Viviani, storico bancarellaio. Adriano Manetti, negoziante di via Datini, anche ammette: "Oggi ci sentiamo meno soli – le sue parole -, per anni mi è toccato addirittura discutere con chi avevo davanti perché non condividevo le loro ideologie. Oggi invece si sente aria di cambiamento". Un cambiamento che si percepisce un po’ ovunque. Negli sguardi tristi dei frequentatori dei circoli o in quelli degli anziani seduti sugli sgabelli delle Coop.

«Noi non lo abbiamo mai nascosto ma da oggi lo diciamo con maggiore convinzione. Ci auguriamo a questo punto che le promesse fatte vengano mantenute" sottolinea Angelo Ortis, titolare di uno dei bar più frequentati di via dell’Ariento. Ortis non ci pensa due volte a fare la scaletta delle priorità: "Sicurezza, lotta al degrado e prese di posizione a favore degli imprenditori che siamo i più penalizzati. Il nuovo Governo ha davanti tante sfide".

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