Con una media di due al mese sono state 93 le sedute del Consiglio comunale in questa legislatura, chiusa anticipatamente per le dimissioni del sindaco Emiliano Fossi. A tirare le somme è l’ormai ex presidente del Consiglio, Eleonora Ciambellotti, prima donna a guidare il ‘parlamentino’ di Campi. "Sono stati quattro anni e mezzo intensi - dice Ciambellotti - abbiamo lavorato con entusiasmo e anche a ritmi sostenuti, con un importante contributo dalle varie Commissioni". I consiglieri più prolifici sono stati Paolo Gandola di Forza Italia e Lorenzo Ballerini di Campi a Sinistra. In questi quasi cinque anni di presidenza, Ciambellotti si è vista affiancare tre vicepresidenti: Andrea Cantini, Claudia Camilletti e Simona Pizzirusso. Ci sono stati soltanto due consiglieri che hanno cambiato casacca: Claudia Camilletti che entrata con la Lega ed è finita in maggioranza, mentre Gianni Baudo ha fatto il percorso inverso concludendo, però, nel gruppo misto. "Il momento più difficile? La pandemia - ammette Ciambellotti -. Però è stata anche una sfida perché abbiamo portato avanti i lavori da remoto e dato la possibilità ai cittadini di seguirci in streaming". Durante la presidenza Ciambellotti, poi, è entrato in vigore il nuovo regolamento del Consiglio comunale. "Il nuovo testo dà un ruolo più centrale a ogni consigliere, salvaguardia le minoranze e velocizza i lavori. Il mio unico rimpianto è non aver attivato il Consiglio dei ragazzi, che mi auguro prenda vita nella prossima legislatura".
B.B.
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