La cultura al femminile. Film e icone come antidoto: "Aiutano la società a capire"

Scaletti (Toscana Spettacolo): "Un potere gentile che apre spazi nella mente". Dal Maggio ai campi di calcio, va avanti la mobilitazione in difesa delle donne.

La cultura al femminile. Film e icone come antidoto: "Aiutano la società a capire"

La cultura al femminile. Film e icone come antidoto: "Aiutano la società a capire"

"La manifestazione del 25 novembre è tristemente sempre più necessaria, ma è a partire da questa data, che dobbiamo proseguire con l’impegno tutti gli altri giorni, per essere plurali e uniti nella lotta contro la violenza sulle donne". Cristina Scaletti, presidente della Fondazione Toscana Spettacolo onlus, sottolinea come gli spettacoli che passano dal Circuito di 74 comuni della regione, includono sempre titoli che parlano delle donne, della violenza ma anche della bellezza del genere femminile, del loro rapporto con gli uomini e del loro ruolo all’interno della società. "Crediamo fortemente nella centralità della cultura e nel suo potere gentile di aprire spazi nella mente e nei cuori, di unire le persone, di trasmettere la memoria di vite, di spazi, di luoghi e con essa la consapevolezza – osserva la presidente della Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Cristina Scaletti -. Per questo rinnoviamo il nostro impegno a rendere le donne ancora di più al centro della scena e mai sole. Vorremmo vedere sempre di più persone sedute nei teatri perché la cultura è un potentissimo antidoto contro la violenza". Un messaggio che è partito anche dal Teatro del Maggio, che sabato ha presentato un’installazione con le simboliche scarpe rosse donate dalle colleghe del Maggio, e con un grande drappo rosso calato in corrispondenza di una delle entrate della sala grande.

Toccante e coinvolgente anche il no alla violenza contro le donne di Edoardo Leo, mattatore sul palco del Tuscany Hall proprio sabato sera: l’attore e regista, dopo aver letto i nomi delle vittime di femminicidio, ha scelto di interpretare la poesia "In piedi signori davanti a una donna" ("erroneamente attribuita a Shakespeare", ha precisato) e ha chiesto agli uomini di alzarsi in piedi e alle donne di restare sedute e di fare più rumore possibile per un minuto. Un insolito flashmob in platea che ha coinvolto e commosso gli spettatori.

Anche lo sport non si è tirato indietro. E se Figline e Sangiovannese si sono unite dietro uno striscione, i ragazzi delle giovanili fiorentine (Sales, Belmonte, Firenze Sud, tanto per citarne alcune) hanno fatto la loro parte: con maglie a tema, con messaggi social o con le guance colorate di rosso hanno scelto di stare dalla parte delle donne.