La città, i treni e quell’infinito gioco dell’oca

Paola Fichera

Tempi che si allungano in un gioco dell’Oca infinito dove Firenze è condannata a tornare sempre alla casella del via. Per il tunnel dell’alta velocità la città aspetta da decenni. Ci lavorò il sindaco Giorgio Morales alla fine degli anni ’80 e dopo di lui Mario Primicerio, per non allontanare Firenze da Roma e Milano e moltiplicare i binari affollati dei treni regionali e regalare tempo ai pendolari. Sono già stati spesi 800 milioni di euro e il buco Belfiore è ben visibile dalla tramvia. Progetto maledetto viste le guerre politiche e ambientaliste che scatena da trent’anni. Ora il problema sono i costi delle materie prime. Ferrovie minimizza, Giani e Nardella vogliono chiedere i danni. E i pendolari? Aspettano.

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