La Chiocciola choc, morta un’altra anziana

Quarto decesso nella Rsa sotto inchiesta. La figlia: "Mi hanno detto che le hanno fatto il tampone, ma non so neppure l’esito"

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di Stefano Brogioni

FIRENZE

Isabella Mancuso, 92 anni, è la quarta morta della Rsa fiorentina de La Chiocciola. Si è spenta lunedì mattina alle 6.30. Il giorno prima, la figlia Anna Maria l’aveva vista per l’ultima volta in una videochiamata di nemmeno un minuto. L’ultimo abbraccio, invece, risale al 28 febbraio, prima che il Governo imponesse lo stop agli ingressi degli esterni. Isabella è una vittima di Covid-19? "So solo che domenica mattina le hanno fatto il tampone. Ho cercato di sapere l’esito, non mi hanno nemmeno dato una risposta. Intanto, ieri mia mamma è stata cremata e seppellita".

S’ingrossa, il caso dei contagi nella struttura di via dell’Osteria, e potrebbero esserci anche altre denunce, dopo l’esposto presentato dalla famiglia di Mauro Poggi. Nel documento depositato in procura si fa riferimento, oltre al decesso di Poggi, avvenuto il 10 aprile a Careggi, anche del suo compagno di stanza, Rindo Conti, morto cinque giorni dopo, e di Ada Barsotti, scomparsa l’8. "La Rsa ha subito limitato le visite di noi parenti, poi le ha completamente vietate. Però noi abbiamo saputo del contagio di un’operatrice dai giornali. Com’è possibile?" si chiede Antonella, la figlia di Ada.

Oltre a un padre, una madre o un fratello che hanno contratto il coronavirus nella struttura delle Piagge, questi parenti hanno in comune anche la sensazione che la Chiocciola si sia ritratta nel suo guscio all’insorgere dell’emergenza. Fornendo informazioni con il contagocce quando invece l’emergenza si faceva ogni giorno più seria. Poche comunicazioni sullo stato di salute dei loro cari, nessuna delucidazione sullo stato del personale. Mentre filtravano notizie senza controllo, su un’operatrice infetta. "A me veniva detto che andava tutto bene. Anche se dalle videochiamate che, dopo tante insistenze, ero riuscita a ottenere, vedevo mia madre che stava sempre peggio. Loro mi tranquillizzavano: non si preoccupi, stia tranquilla, qualsiasi cosa la chiamiamo noi".

E’ stato fatto davvero tutto quanto era possibile per proteggere anziani deboli e fragili, in larga parte non autosufficienti, secondo quanto previsto dai protocolli della Regione Toscana, qui e altrove? La risposta spetterà alla procura di Firenze, che anche sulla situazione della Chiocciola ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati e senza ipotesi di reato. E’ la terza inchiesta, al momento, sulle Rsa della provincia di Firenze. Le prime due si sono aperte dopo le segnalazioni della commissione d’indagine, appositamente costituita in seno alla Ausl Toscana Centro proprio per verifiche sul rispetto delle regole e dei contratti di convenzione. A Villa San Biagio, nel Comune di Dicomano, su 52 ospiti ci sono stati 15 decessi e un largo contagio tra ospiti e personale sanitario. Nella rsa "Incontri" di Gambassi, nell’empolese, gli ospiti sono tutti positivi tranne uno. Tre i deceduti. E l’emergenza è ben lontana dalla fine.

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