Il sovrintendente Alexander Pereira, ieri. alla presentazione del “Faust“ al Maggio

di Olga Mugnaini  “Dimezzare“ subito Pereira. Mentre si cerca di scongiurare il commissariamento del teatro del Maggio, che non è detto sia possibile, il presidente della Regione, Eugenio Giani, lancia la sua soluzione per gestire l’attuale e travagliato momento della Fondazione. La sua idea è chiara: scindere la figura del sovrintendente da quella del direttore artistico, funzioni oggi riunite in una sola persona e forse conseguenza di molti problemi.  Quindi, primo passo, depotenziare l’"imperatore" Alexander Pereira che, per restare al contesto, se la canta e se la suona. Dell’ipotesi se ne parlerà oggi nel vertice già fissato fra il sindaco-presidente della Fondazione del Maggio, Dario Nardella e il presidente della Regione Giani.  Il governatore mantiene un suo canale diretto e continuamente aperto col ministro della cultura Sangiuliano e sa che tutte le ipotesi sono ancora possibili: "La mia proposta è trovare subito o un nuovo sovrintendente o un nuovo direttore artistico – spiega Giani –. Prima di tutto perché è così che lo statuto del Maggio dice che si debba fare. E poi per un motivo di opportunità e di prudenza, vista la situazione". Nella “situazione“ rientra l’avviso di garanzia a Pereira, che dovrà spiegare i tanti scontrini e spese che la procura della Repubblica e la Corte dei Conti gli ha chiesto di giustificare.  Ma nella bufera del teatro c’è anche l’atteso verdetto dei sindaci revisori della Fondazione, chiamati anche dal ministro della cultura Sangiuliano a chiarire eventuali illeciti riguardo all’utilizzo del fondo di ricapitalizzazione. In pratica, c’è da capire se i soldi stanziati dal ministero per ripianare il deficit di 54 milioni di euro, siano davvero stati utilizzato da Pereira per la spesa corrente. Scatenando, fra l’altro, l’ira dei lavoratori e dei sindacati. La relazione dei tre sindaci revisori, Daniela Collesi, Roberto Benedetti e il presidente Giuseppe Signoriello, è attesa - e temuta - a giorni. E potrebbe portare alla svolta, in un modo o nell’altro. "Anche per questo credo che serva trovare subito la seconda figura che manca al teatro – aggiunge il presidente Giani –. Ritengo oltretutto che il sovrintendente Pereira stia vivendo un momento di tensioni e di disagio. Ci auguriamo di no, ma qualora il ministero dovesse decidere per il commissariamento, la persona inviata da Roma penserebbe ai conti e non certo all’aspetto artistico e di programmazione. Per questo, per assicurare un minimo di gestione ordinaria del cartellone, credo che serva subito un direttore artistico". Che potrebbe essere lo stesso Pereira? E allora a chi assegnare l’incarico di sovrintendente? Si dice che ci sia già una ressa di pretendenti alla prestigiosa poltrona del Maggio. Anche se in città cresce l’esercito di coloro che vorrebbero e caldeggiano il ritorno di Cristiano Chiarot, peraltro da sempre gradito anche a Giani.

Cronaca

di Olga Mugnaini

“Dimezzare“ subito Pereira.
Mentre si cerca di scongiurare il commissariamento del teatro del Maggio, che non è detto sia possibile, il presidente della Regione, Eugenio Giani, lancia la sua soluzione per gestire l’attuale e travagliato momento della Fondazione. La sua idea è chiara: scindere la figura del sovrintendente da quella del direttore artistico, funzioni oggi riunite in una sola persona e forse conseguenza di molti problemi. 
Quindi, primo passo, depotenziare l’"imperatore" Alexander Pereira che, per restare al contesto, se la canta e se la suona.
Dell’ipotesi se ne parlerà oggi nel vertice già fissato fra il sindaco-presidente della Fondazione del Maggio, Dario Nardella e il presidente della Regione Giani. 
Il governatore mantiene un suo canale diretto e continuamente aperto col ministro della cultura Sangiuliano e sa che tutte le ipotesi sono ancora possibili: "La mia proposta è trovare subito o un nuovo sovrintendente o un nuovo direttore artistico – spiega Giani –. Prima di tutto perché è così che lo statuto del Maggio dice che si debba fare. E poi per un motivo di opportunità e di prudenza, vista la situazione".
Nella “situazione“ rientra l’avviso di garanzia a Pereira, che dovrà spiegare i tanti scontrini e spese che la procura della Repubblica e la Corte dei Conti gli ha chiesto di giustificare. 
Ma nella bufera del teatro c’è anche l’atteso verdetto dei sindaci revisori della Fondazione, chiamati anche dal ministro della cultura Sangiuliano a chiarire eventuali illeciti riguardo all’utilizzo del fondo di ricapitalizzazione. In pratica, c’è da capire se i soldi stanziati dal ministero per ripianare il deficit di 54 milioni di euro, siano davvero stati utilizzato da Pereira per la spesa corrente. Scatenando, fra l’altro, l’ira dei lavoratori e dei sindacati.
La relazione dei tre sindaci revisori, Daniela Collesi, Roberto Benedetti e il presidente Giuseppe Signoriello, è attesa - e temuta - a giorni. E potrebbe portare alla svolta, in un modo o nell’altro.
"Anche per questo credo che serva trovare subito la seconda figura che manca al teatro – aggiunge il presidente Giani –. Ritengo oltretutto che il sovrintendente Pereira stia vivendo un momento di tensioni e di disagio. Ci auguriamo di no, ma qualora il ministero dovesse decidere per il commissariamento, la persona inviata da Roma penserebbe ai conti e non certo all’aspetto artistico e di programmazione. Per questo, per assicurare un minimo di gestione ordinaria del cartellone, credo che serva subito un direttore artistico".
Che potrebbe essere lo stesso Pereira? E allora a chi assegnare l’incarico di sovrintendente?
Si dice che ci sia già una ressa di pretendenti alla prestigiosa poltrona del Maggio. Anche se in città cresce l’esercito di coloro che vorrebbero e caldeggiano il ritorno di Cristiano Chiarot, peraltro da sempre gradito anche a Giani.

La bufera sul Maggio  Giani a Nardella:  "Dimezziamo Pereira  con un direttore artistico"    

Davide Natale, consigliere regionale Pd 

Cinque ore in barella per una visita, l’unico ortopedico stava operando

Alberto Rombai

Auto contro un albero, muore dopo la festa

Suore ribelli, c’è il dossier di Viganò: "Dietro l’espulsione motivi di denaro"

Potrebbe interessarti anche

Anna Basta

Sport e salute, l'ex farfalla si racconta a Palazzo Blu

ordigno inesploso trovato a Pisa 

Ordigno in Tribunale: per 24 ore nessuno lo ha visto

Barbini e Sabatini con la produzione 2022 (Acerboni/FotoCastellani)

Orsigna, dal Molino ad acqua la magia della farina dolce

La bufera sul Maggio  Giani a Nardella:  "Dimezziamo Pereira  con un direttore artistico"     - Cronaca

Firenze, tutte le ultime notizie, foto, video, eventi ed aggiornamenti di oggi in tempo reale.

La bufera sul Maggio Giani a Nardella: "Dimezziamo Pereira con un direttore artistico"

Il sovrintendente riunisce attualmente i due incarichi strategici. Oggi il vertice fra Comune e Regione sulla crisi della Fondazione. Ressa di pretendenti per il teatro. E si parla già del ritorno di Chiarot

Iscriviti alla newsletter.

Il modo più facile per rimanere sempre aggiornati

Dalla stessa sezione